Mentre ChatGPT di OpenAI domina il mercato, Google Bard accelera l’introduzione di nuove funzionalità, ma non senza alcune sollecitazioni sulla privacy.
L’ascesa delle tecnologie IA, in particolare dei chatbot, ha rivoluzionato il modo in cui le persone interagiscono con le piattaforme online. E mentre ChatGPT ha attirato molta attenzione, un altro player sta emergendo come serio concorrente: Google Bard.
Nato da una dichiarazione di Google nel 2017, in cui si dichiarava l’intenzione di diventare un’azienda “AI-first”, Bard era ancora in fase embrionale. La sua incarnazione sperimentale ha visto la luce solo all’inizio di quest’anno. Ma in pochi mesi, Google ha iniziato ad amalgamare Bard in vari prodotti, sfruttando le estensioni per potenziare le sue capacità. E ora, una nuova aggiunta chiama l’attenzione: “Memoria”.
Questo sviluppo permette a Bard di imparare e “ricordare” aspetti delle interazioni degli utenti, offrendo risposte più personalizzate e contestualizzate. Precedentemente, Bard avviava ogni sessione senza una vera consapevolezza dell’utente, salvo le informazioni che poteva ricavare dalle estensioni. Ora, con la funzione “Memoria”, gli utenti possono “educare” Bard su particolari aspetti delle loro vite, migliorando in tal modo l’interattività.
Quest’aggiunta, tuttavia, non è imposta. Gli utenti hanno la libertà di attivare o disattivare “Memoria” come desiderano. Una volta attivata, però, le interazioni possono diventare sorprendentemente intuitive. Se un utente dice a Bard, per esempio, “Evito di mangiare carne”, l’assistente potrebbe suggerire ricette vegetariane in futuro.
Mentre Bard si evolve rapidamente, la strada verso l’adozione di massa non è priva di ostacoli. Di recente, Google si è trovata al centro di polemiche per aver involontariamente indicizzato conversazioni private di Bard. Queste interazioni, pensate per essere riservate, sono diventate pubbliche, scatenando preoccupazioni sulla privacy. Anche se Google ha prontamente risposto, l’incidente mette in luce la tensione tra l’innovazione tecnologica e la protezione dei dati personali.
Bard, infatti, è progettato per accedere a milioni di siti web per formarsi e addestrarsi. In risposta alle preoccupazioni sulla privacy, Google ha introdotto Google-Extended, un web crawler AI che consente agli editori di bloccare l’accesso a Bard.