Una nuova pagina in Pixel Tips rivela caratteristiche esclusive di Google Assistant con Bard su Android, preannunciando il suo lancio a marzo 2024 con il Pixel Feature Drop.

Google sta preparando il terreno per un’importante novità nel mondo degli assistenti virtuali: l’introduzione di Bard in Google Assistant su dispositivi Android. Una recente scoperta in Pixel Tips (Consigli per Pixel), l’app di suggerimenti e trucchi per i dispositivi Pixel di Google, ha svelato non solo le caratteristiche di questa nuova integrazione, ma anche possibili dettagli sulla sua data di lancio e disponibilità.

La pagina speciale in Pixel Tips dedicata a Google Assistant con Bard contiene un video dimostrativo che mostra l’interfaccia utente in azione. Dal video emerge che Bard potrà essere invocato come un normale assistente vocale. Sarà inoltre accessibile tramite una scorciatoia nell’elenco delle app. Una volta attivato, gli utenti avranno la possibilità di interagire con Bard in tre modi: inserendo una domanda tramite tastiera, pronunciandola a voce o combinando un’immagine con una domanda.

Questa anticipazione suggerisce che Google Bard su Android sarà integrato in uno dei prossimi Pixel Feature Drop, presumibilmente già nel 2024. La presenza di questa pagina in Pixel Tips, sebbene ancora non accessibile agli utenti, indica che il lancio è vicino.

Interessanti sono anche le informazioni emerse sulle restrizioni di dispositivo e versione di Android necessarie per l’accesso a Google Assistant con Bard. Il servizio sembra essere limitato ai dispositivi Pixel dotati di chip Tensor, escludendo quindi alcuni modelli come il Pixel Tablet (tangorpro), il Pixel Fold (felix) e il Pixel Fold 2 (comet) che figurano nella denylist (oppure “blacklist”).

Inoltre, la “data di pubblicazione”, indicata come 202403, suggerisce che Google Assistant con Bard potrebbe essere disponibile a partire da marzo 2024, in concomitanza con il secondo Pixel Feature Drop dell’anno. La funzionalità sembra inoltre essere bloccata sui dispositivi che eseguono build di Android con ID che iniziano con UP1, UD1 e UQ1, il che implica che sarà accessibile solo per coloro che stanno eseguendo la beta QPR2 (che inizia con AP1) o la futura versione stabile QPR2.

Articolo precedenteiOS 18: il più grande aggiornamento di sempre per iPhone
Articolo successivoApple Vision Pro vs Meta Quest: la guerra dell’AR/VR inizia
Team CEOTECH
La tecnologia dovrebbe arricchire la vita delle persone oltre a tutelare il pianeta.