Google Assistant con Barb potrebbe essere limitato agli smartphone top di gamma Pixel e Galaxy S24, sottolineando la crescente importanza del potente hardware.
Se c’è una cosa che il gigante della tecnologia Google fa meglio di chiunque altro, è reinventarsi. Di recente, la società ha svelato la sua nuova feature, Assistant con Bard, e le aspettative sono già alle stelle. Tuttavia, come spesso accade con le nuove tecnologie, ci sono delle limitazioni: sembra che solo alcuni dispositivi selezionati saranno in grado di sfruttare questa rivoluzionaria funzione.
Nelle viscere della beta dell’app Google v14.41, gli addetti ai lavori hanno scoperto dettagli cruciali. In sintesi, i dispositivi Pixel 8 e 8 Pro, insieme al Galaxy S24, avranno il privilegio di essere i primi a ospitare Google Assistant con Bard. Anche le versioni precedenti dei Pixel con tecnologia Tensor e il Galaxy S23 saranno compatibili con la nuova feature.
La questione ora è: perché Google sta limitando l’accesso? La risposta potrebbe risiedere nella crescente dipendenza degli assistenti IA dall’hardware. Con l’evoluzione della tecnologia dell’intelligenza artificiale, l’hardware sottostante deve essere all’altezza della sfida. Per esempio, il recente annuncio del chipset Exynos 2400 da parte di Samsung sottolinea il miglioramento delle prestazioni nell’IA rispetto ai suoi predecessori. Allo stesso modo, anche Snapdragon 8 Gen 3 sta puntando fortemente sulle capacità dell’IA.
Con la crescente dipendenza da funzionalità basate sull’intelligenza artificiale, ha senso che aziende come Google richiedano hardware potente, come il chipset Tensor sui dispositivi Pixel, per garantire che le funzioni avanzate dell’IA funzionino senza intoppi. Questo potrebbe spiegare perché Google sta limitando Google Assistant con Bard a dispositivi selezionati.
La serie Pixel 8, con la sua enfasi sull’intelligenza artificiale, è una chiara indicazione del futuro dell’assistente digitale. L’IA non è solo una parola alla moda; è ormai il fulcro di molte delle funzioni quotidiane degli smartphone moderni. E mentre i dettagli completi su ciò che Google Assistant con Bard può effettivamente fare sono ancora un po’ oscuri, è chiaro che Google ha grandi piani per questa nuova feature.
Per coloro che sono ansiosi di saperne di più, Google ha condiviso alcuni dettagli sul blog ufficiale dell’azienda. Nonostante la lentezza prevista del roll-out delle nuove funzioni, conoscendo la velocità con cui si evolve il settore tech, ci si può aspettare che entro il prossimo anno gli utenti avranno a disposizione tutte le nuove funzionalità promesse.