Secondo quanto riportato, il Comitato nazionale repubblicano ha fatto causa a Google. L’organizzazione ha presentato venerdì della scorsa settimana una causa presso la Corte distrettuale orientale della California e nella denuncia Google viene accusata di aver inviato “milioni” di e-mail della campagna elettorale del RNC nelle cartelle di spam di Gmail, con pratiche di filtraggio “discriminatorie”.
“Alla fine di ogni mese, più o meno alla stessa ora, Google manda in spam quasi tutte le e-mail del RNC”, si legge nella denuncia. “E, cosa fondamentale e sospetta, questo periodo di fine mese è storicamente quello in cui la raccolta di fondi dell’RNC ha più successo“.
L’azione legale arriva dopo che Google ha lanciato un programma per placare i legislatori del GOP preoccupati per le sue pratiche di filtraggio. Dopo che uno studio aveva rilevato che Gmail aveva più probabilità di filtrare le e-mail delle campagne repubblicane rispetto ai client di posta elettronica concorrenti, l’azienda ha dichiarato che avrebbe collaborato con la Federal Election Commission per sperimentare un sistema progettato per evitare che i messaggi politici finissero nelle cartelle di spam. La concessione è arrivata dopo che i legislatori repubblicani hanno presentato una proposta di legge che mira a vietare alle piattaforme di posta elettronica di utilizzare algoritmi per instradare automaticamente i messaggi delle campagne elettorali.
Secondo un recente rapporto di The Verge, però, il Comitato nazionale repubblicano non sta sfruttando il programma pilota ideato da Google e lanciato a settembre ma nel reclamo dell’organizzazione non si fa menzione del programma e al contrario si fa riferimento a una sessione a cui l’RNC ha partecipato l’11 agosto, lo stesso giorno in cui la FEC ha approvato il programma di Google.
Vedremo quali saranno i risvolti della vicenda e appena vi saranno notizie in merito le condivideremo.