Google aumenta il numero di annunci pubblicitari in Gmail, suscitando frustrazione tra gli utenti. In passato gli annunci erano limitati alla parte superiore della casella di posta, ma ora vengono inseriti anche nel filtro Aggiornamenti, causando confusione.
Pur essendo già molto utile, Google cerca costantemente di migliorare l’esperienza dei servizi offerti per gli utenti di Gmail. Di recente, ha introdotto un segno di spunta simile a quello di Twitter per dimostrare la legittimità delle aziende e ha iniziato a testare strumenti di intelligenza artificiale generativa per assistere nella scrittura di e-mail. Tuttavia, con ogni buona notizia arriva anche una cattiva: ora ci saranno più annunci pubblicitari in Gmail.
Nonostante gli annunci pubblicitari siano sempre stati parte integrante dell’applicazione di posta elettronica, alcuni angoli non mostravano gli annunci. Secondo 9to5Google, Google sta inserendo maggiormente gli annunci nell’app e alcuni appaiono adesso nella sezione filtro Aggiornamenti. Questo filtro era utilizzato principalmente per le e-mail che riguardavano conferme d’ordine, fatture e altro, ma era l’unica sezione priva di annunci.
In passato, Gmail visualizzava principalmente gli annunci in cima alla casella di posta sul desktop. Questi annunci erano chiaramente identificabili come pubblicità. Tuttavia, molti utenti si sono lamentati sui social media per la presenza di annunci tra le loro e-mail. Ciò ha generato confusione e frustrazione.
Nonostante queste lamentele, non abbiamo ancora visto cambiamenti negli annunci pubblicitari sui nostri account Gmail. Non è chiaro se Google abbia aumentato intenzionalmente gli annunci o se stia semplicemente testando questa opzione su alcuni account selezionati. In ogni caso, la maggior parte degli utenti non è contenta di questo cambiamento.
Con il Google I/O 2023 previsto per il 10 maggio, l’azienda affronterà diverse tematiche, come i progressi dell’AI e la nuova versione di Android, ma non è certo se parlerà di eventuali modifiche in programma per Gmail.
