Gmail introduce il segno di spunta blu per garantire l’autenticità delle email. Grazie al sistema BIMI, possiamo identificare fonti affidabili su Android e iOS.

Il segno di spunta blu, un tempo simbolo di autenticità su piattaforme come Twitter, sta trovando una nuova vita grazie a Gmail. Google ha deciso di estendere l’uso di questo iconico segno a scopo di sicurezza, integrandolo nelle sue app Gmail per Android e iOS. Dopo aver lanciato la funzione l’anno scorso sulla versione web di Gmail per combattere spam e phishing, il segno di spunta ora arriva anche sui dispositivi mobili, rendendo più facile identificare le email provenienti da fonti affidabili.

Secondo quanto riportato in un post ufficiale sul blog Google, questa nuova funzione rientra nel sistema BIMI (Brand Indicators for Message Identification) di Gmail. Le aziende con un marchio registrato e certificazione BIMI otterranno un segno di spunta verificato accanto alla loro identità nei messaggi, garantendo agli utenti che l’email provenga da una fonte autentica e non da una possibile truffa.

Il rollout di questa nuova funzione è iniziato il 24 settembre e, nelle prossime due settimane, sarà disponibile per tutti gli utenti, sia quelli di Google Workspace che quelli con un account personale Google. La politica intrapresa permette a Gmail di fornire maggiore trasparenza sull’identità del mittente, autenticando i loghi delle aziende attraverso un processo di verifica di terze parti.

gmail arriva la spunta blu per le email autentiche

Le aziende che partecipano al sistema BIMI e possiedono un Verified Mark Certificate (VMC) vedranno i loro marchi accompagnati dal segno di spunta blu su Gmail, sia nella versione web che sulle app mobili. Il segno conferma che il mittente ha verificato la proprietà del dominio e dell’immagine del profilo utilizzati per l’invio dell’email.

Google ha annunciato anche che presto supporterà un nuovo tipo di certificato BIMI chiamato (CMC), che consentirà a un numero maggiore di aziende di partecipare al sistema di autenticazione, anche se non possiedono un marchio registrato. Tuttavia, i mittenti che utilizzano un CMC non otterranno il segno di spunta blu, un’opportunità mancata per garantire maggiore sicurezza agli utenti meno familiari con i loghi aziendali.

Nonostante questa piccola limitazione, è interessante vedere Google riportare il segno di spunta blu come un simbolo di autenticità affidabile. A differenza di altre piattaforme che lo hanno trasformato in un servizio a pagamento, Google sembra concentrata su una missione più nobile: mantenere gli utenti al sicuro dalle truffe online e migliorare la trasparenza delle comunicazioni via email.

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