Il prossimo smartphone top di gamma di Samsung, il Galaxy S23, potrebbe avere un vantaggio sui suoi rivali Android, il che teoricamente lo renderebbe il più potente nel 2023.
Ieri Qualcomm ha alzato il velo sul suo nuovo SoC di fascia alta, lo Snapdragon 8 Gen 2. Il nuovo chip alimenterà tutti gli smartphone Samsung Galaxy S23 il prossimo anno, ma il gigante sudcoreano potrebbe avere diritto a una versione diversa del processore. Questo sarebbe leggermente più potente degli altri.
Infatti, il leaker Ice Universe annuncia che il nome in codice dello Snapdragon 8 Gen 2 che Qualcomm ha svelato è “SM8550-AB”, ma che nelle scatole è presente anche un’altra versione “SM8550-AC”. Se si deve credere ad alcuni rapporti precedenti, potrebbe trattarsi di una variante esclusivamente per Samsung.
Qualche settimana fa, abbiamo scoperto un primo benchmark del Galaxy S23, che ha rivelato la presenza di un chip Snapdragon 8 Gen 2 a bordo. Quest’ultimo aveva un core principale Cortex-X1 con clock a 3,36 GHz.
Tuttavia, durante la presentazione ufficiale dello Snapdragon 8 Gen 2, Qualcomm ha annunciato una frequenza massima di 3,2 GHz su questo core. Ciò è stato confermato anche dai benchmark di altri smartphone Android concorrenti come il vivo X90 Pro Plus.
Se dobbiamo credere agli elenchi di Geekbench, il Galaxy S23 potrebbe quindi beneficiare di un chip Snapdragon 8 Gen 2 modificato con frequenze riviste leggermente al rialzo. Ciò dovrebbe quindi teoricamente consentire al Galaxy S23 di essere più veloce dei suoi rivali, ma non è quanto osservato al primo benchmark.
Infatti, nonostante una frequenza massima teorica fissata a 3,36 GHz, il Galaxy S23 non aveva mai superato la soglia dei 3,0 GHz durante i test. Non è chiaro se si tratti di un problema di raffreddamento o se Samsung abbia semplicemente deciso di non spingere il chip al suo massimo potenziale sui suoi prototipi. Ad ogni modo, resterà da stabilire nei prossimi mesi se Samsung avrà diritto o meno a una versione speciale dello Snapdragon 8 Gen 2 , o se si trattasse semplicemente di un test interno.