La prima gara tra auto a guida autonoma della Abu Dhabi Autonomous Racing League (A2RL) si è conclusa non senza qualche difficoltà, tra incidenti, testacoda e sorpassi fantasma. Nonostante i momenti di caos, l’intelligenza artificiale ha dimostrato progressi rispetto al debutto del 2017.

La prima gara della Abu Dhabi Autonomous Racing League (A2RL) si è svolta sul circuito di Formula 1 del Gran Premio di Yas Marina Abu Dhabi, ma non senza difficoltà. Durante le prove cronometrate di qualificazione, le Dallara Super Formula senza pilota, equipaggiate con telecamere e software avanzato, hanno mostrato diverse difficoltà nel completare un giro senza intoppi.

Naturalmente il contesto era carico di tensione ma i commentatori si sono dimostrati professionali ed hanno mantenuto un tono positivo, lodando le vetture per il loro contributo alla tecnologia automobilistica e all’apertura per nuove prospettive future.

Durante la gara vera e propria, il pilota virtuale Polimove ha preso il controllo per poi perderlo al quarto giro in seguito ad un testacoda, permettendo a Tum di superarlo con facilità. Poco dopo, i responsabili della gara hanno alzato la bandiera gialla, segnale che richiama all’attenzione e che ha portato i piloti IA a desistere dal sorpasso, rispettando le regole della competizione che impediscono il sorpasso in condizioni di bandiera gialla.

Dopo circa un’ora dallo start, i piloti IA hanno completato la loro corsa di otto giri, con Tum che ha tagliato il traguardo per primo.

Questo evento segna l’alba delle corse automobilistiche di auto a guida autonoma, un campo ancora in fase iniziale ma in rapida evoluzione. Le difficoltà riscontrate durante la gara dimostrano chiaramente che la tecnologia deve ancora affrontare notevoli sfide prima di raggiungere la maturità. Tuttavia, il progresso dal primo circuito completo di Roborace nel 2017 è indiscutibile.

Le corse di auto autonome rappresentano un test sia per le capacità dei veicoli di competere in piste complesse sia per la loro capacità di adattarsi rapidamente a situazioni impreviste, simile ai piloti umani. Sebbene ci sia ancora un lungo cammino da percorrere prima che le auto autonome possano eguagliare i piloti umani in termini di abilità e strategia, il potenziale per il futuro è significativo.

Attualmente, la A2RL si posiziona come un esperimento interessante e un’opportunità per osservare il progresso dell’intelligenza artificiale nel contesto delle corse, promettendo sviluppi futuri entusiasmanti per gli appassionati di tecnologia e motorsport.

Articolo precedentePixel 8: torcia a metà potenza? Ecco come risolvere
Articolo successivoXbox portatile in arrivo? Microsoft sonda l’interesse
Team CEOTECH
La tecnologia dovrebbe arricchire la vita delle persone oltre a tutelare il pianeta.