Final Fantasy XVI e VII Rebirth: le vendite non decollano. Square Enix rivede la sua strategia e punta su un approccio multipiattaforma per i futuri titoli.
Recentemente, Square Enix ha confermato che le vendite di Final Fantasy VII Rebirth e Final Fantasy XVI sono state inferiori alle aspettative. Durante un briefing sui risultati finanziari di maggio, l’azienda ha dichiarato che i profitti attesi da questi titoli non sono stati raggiunti, una notizia che è stata resa pubblica solo ora.
Lanciato a febbraio, Foamstars, insieme ai due titoli di Final Fantasy, non ha ottenuto il successo sperato nelle prime settimane di vendita. Un analista aveva già previsto difficoltà per Final Fantasy VII Rebirth, un’indicazione che purtroppo si è rivelata corretta.
Una delle possibili ragioni di queste performance sotto le attese è il fatto che entrambi i titoli sono stati rilasciati come esclusive PlayStation 5. Questo ha limitato il numero di potenziali acquirenti, escludendo una fetta di giocatori che utilizzano altre piattaforme come Xbox Series X|S. Un lancio multipiattaforma, forse, avrebbe potuto migliorare le vendite.
Dopo il briefing, Square Enix ha rilasciato Final Fantasy XVI su PC, dove ha registrato un’accoglienza più calorosa. Il titolo ha raggiunto un picco di 22.000 giocatori simultanei su Steam, rendendolo il terzo miglior debutto della serie su questa piattaforma. Al contrario, Final Fantasy VII Rebirth resta ancora un’esclusiva PlayStation, anche se il rilascio del precedente Final Fantasy VII Remake su PC lascia pensare che il sequel seguirà lo stesso percorso in futuro.
Un dettaglio interessante emerso dal briefing è la conferma che Square Enix adotterà una strategia multipiattaforma. L’azienda ha dichiarato l’intenzione di espandere la disponibilità dei suoi titoli principali, inclusi i franchise più grandi e i giochi AAA, su più piattaforme, riducendo così il numero di esclusive.
La nuova strategia potrebbe portare benefici, ampliando il bacino di utenza e migliorando le vendite globali dei prossimi titoli di Square Enix. L’azienda sembra aver imparato dai recenti risultati e si sta preparando a creare un “ambiente globale” che renda accessibili i suoi giochi a un numero sempre maggiore di consumatori.