FeverPhone, l’app sviluppata dai ricercatori dell’Università di Washington, utilizza i sensori di calore dello smartphone per determinare la temperatura corporea dell’utente.
Gli sviluppi tecnologici degli ultimi anni hanno trasformato i dispositivi portatili in potenti strumenti di monitoraggio della salute. Dagli smartwatch dotati di sensori per il monitoraggio della glicemia e della pressione sanguigna, ai dispositivi in grado di rilevare la temperatura corporea, la tecnologia indossabile sta rivoluzionando il modo in cui monitoriamo la nostra salute.
In quest’ottica, un team di ricercatori dell’Università di Washington ha recentemente sviluppato un’app, denominata FeverPhone, che sfrutta i sensori di calore dello smartphone per rilevare la temperatura corporea dell’utente.
Fino ad ora, gli smartphone sono rimasti un po’ indietro rispetto ad altri dispositivi indossabili nel monitoraggio della salute dell’utente. Questo è dovuto principalmente al fatto che, a differenza degli smartwatch, gli smartphone non sono in costante contatto con il corpo dell’utente. Tuttavia, l’app FeverPhone dimostra che gli smartphone possono avere un ruolo significativo anche nel campo della salute.
FeverPhone utilizza i sensori di temperatura, normalmente utilizzati per monitorare e prevenire il surriscaldamento dei componenti interni dello smartphone, per misurare la temperatura dell’utente. Durante la fase di test, i ricercatori hanno posizionato il touchscreen di tre smartphone sulla fronte dei partecipanti per 90 secondi. Successivamente, grazie a un modello di apprendimento automatico, hanno analizzato i dati raccolti per calcolare la temperatura corporea dell’utente.
I risultati dei test sono stati molto promettenti: FeverPhone è in grado di stimare la temperatura corporea con un margine di errore di soli 0,23°C. Questo rappresenta un passo significativo verso l’uso dello smartphone come strumento di monitoraggio della salute.
“Abbiamo iniziato con gli smartphone perché sono onnipresenti e facili da usare per ottenere dati”, afferma Joseph Breda, autore principale dello studio. “Sto già lavorando a una soluzione per ottenere un segnale simile con uno smartwatch. Poiché gli orologi sono molto più piccoli, la loro temperatura cambia più rapidamente. Quindi potremmo immaginare un utente che posiziona un Fitbit sulla fronte e misura in 10 secondi se ha la febbre o meno”.
Sebbene sia ancora in fase di sviluppo, FeverPhone rappresenta un passo avanti significativo nel campo della tecnologia medica. L’applicazione dimostra non solo come i dispositivi portatili possano svolgere un ruolo fondamentale nel monitoraggio della salute, ma anche come la tecnologia possa essere riadattata per nuovi usi nel campo della medicina. I prossimi passi nello sviluppo di FeverPhone potrebbero includere il monitoraggio di altre condizioni di salute e l’integrazione con altri dispositivi indossabili.