L’approvazione del Wi-Fi a 6 GHz potrebbe ridurre la dipendenza dai cavi, mentre aziende come Apple, Google, Meta e Microsoft esplorano nuove possibilità.
La Federal Communications Commission (FCC), ente governativo che si occupa di regolamentare le comunicazioni via radio, televisione, satellite e cavo negli Stati Uniti, ha preso una decisione che potrebbe avere un impatto significativo sul mondo tecnologico. Ha dato il via libera all’utilizzo della banda di frequenza Wi-Fi a 6 GHz da parte di giganti del calibro di Apple, Google, Meta e Microsoft.
L’approvazione dell’utilizzo di determinate bande di frequenza Wi-Fi è essenziale per assicurare il funzionamento ottimale di numerosi dispositivi e servizi, evitando la congestione dello spettro. Questo controllo si rende necessario per evitare interferenze tra dispositivi che operano sulla stessa frequenza.
Ma la strada per questa decisione non è stata breve. Giganti tecnologici come Apple, Google, Meta e Microsoft hanno fatto pressione per anni per ottenere l’accesso a questa frequenza. Ora, la loro attesa è stata ricompensata. Tuttavia, come ogni decisione di questo tipo, ci sono delle restrizioni.
Una precisazione va fatta: non stiamo parlando dei tradizionali Wi-Fi 6, 6E o Wi-Fi 7. La FCC ha concesso alle aziende l’uso dei 6 GHz, ma solo per operazioni a “bassissima potenza”. Questo implica che i segnali Wi-Fi non avranno un raggio d’azione ampio. Ma c’è un’ulteriore apertura: l’ente ha consentito un utilizzo a potenza maggiore, a condizione che i dispositivi abbiano un sistema per prevenire eventuali interferenze con altri apparecchi sulla stessa frequenza.
La decisione della FCC potrebbe avere un effetto notevole sul settore della realtà virtuale e aumentata. Prodotti come gli occhiali AR di Google e il visore VR come il Vision Pro di Apple potrebbero, infatti, beneficiare di questa nuova possibilità, permettendo ai produttori di sviluppare dispositivi meno dipendenti dalle connessioni via cavo. Una libertà e flessibilità che potrebbe rivoluzionare la user experience di questi prodotti.
La visione futura è chiara: immaginiamo dispositivi VR e AR che offrono esperienze fluide e senza interruzioni, senza la necessità di un cavo Ethernet per garantire una connessione wireless stabile e veloce. Con il Wi-Fi a 6 GHz, questo potrebbe diventare la norma, e non l’eccezione. Al momento, solo alcuni dispositivi di punta come il MacBook Pro 2023 e le sue varianti M2 Pro e M2 Max supportano questa frequenza, ma è prevedibile che molti altri seguiranno l’esempio.