Facebook ha temporaneamente rivisto la sua politica dell’incitamento all’odio questa settimana, permettendo agli utenti in Ucraina e in altri paesi di postare la resistenza violenta alla Russia, causando polemiche. Il genitore di Facebook Meta, ha risposto venerdì sulla modifica temporanea della sua politica dei contenuti. La regolazione riguarda solo l’Ucraina e sostiene che è necessario per gli utenti di parlare contro l’attacco russo. In precedenza, e-mail interne di Facebook mostrano che la società permette anche temporaneamente alcuni post inquietanti in alcuni paesi. In paesi come Russia, Ucraina e Polonia è possibile maledire la Russia.
Infatti, si può arrivare ad augurare la morte ai presidenti di Russia e Bielorussia su Facebook. Post come “Morte all’intruso” e “Morte al presidente della Russia o al presidente Lukashenko della Bielorussia” stanno su Facebook. In risposta, la Russia ha aperto un’indagine penale su Meta, e i suoi procuratori hanno chiesto al tribunale di classificare Meta come “gruppo estremista”. Il regolatore delle comunicazioni della Russia ha detto che limiterà l’accesso delle persone all’app di condivisione di foto Instagram di Meta a partire dal 14 marzo.
“Un’indagine penale è stata avviata… in relazione all’appello illegale all’omicidio e alla violenza contro i cittadini della Federazione Russa da parte dei dipendenti della società americana Meta, che possiede i social network Facebook e Instagram“, ha dichiarato il comitato investigativo russo. Il comitato riferisce direttamente al presidente russo e le conseguenze del caso penale non sono chiare.
Il presidente degli affari globali di Meta, Nick Clegg, ha risposto con una dichiarazione su Twitter dopo l’azione del governo russo, dicendo che la società mirava a proteggere i diritti di parola come risposta di autodifesa all’invasione della Russia in Ucraina, una politica che si applica solo in Ucraina. “Se applichiamo la nostra politica standard sui contenuti senza apportare alcuna modifica, è totalmente inaccettabile che ora rimuoviamo i contenuti degli ucraini comuni che esprimono la loro resistenza e la loro rabbia contro l’esercito invasore“, ha detto Clegg. Finora, Meta non ha commentato la questione.
Pensate che questa sia una buona mossa da parte di Meta e Facebook? La crisi tra Russia e Ucraina è una guerra molto politica che ha un sacco di complessità. Potrebbe non essere una buona idea per i gigante dei social network immischiarsi in questioni politiche così estreme. Questo perché il mondo alla fine raggiungerà una soluzione politica per la crisi.