Il Consiglio Europeo ha approvato la una nuova legge per ampliare la rete di stazioni di ricarica per i veicoli elettrici (EV) e per i carburanti alternativi.
Dopo l’approvazione del Parlamento europeo, il Consiglio dell’Unione Europea ha compiuto un passo importante per promuovere la mobilità sostenibile in Europa, adottando una nuova legge volta ad ampliare la rete di stazioni di ricarica per i veicoli elettrici (EV) e per i carburanti alternativi.
In base alla nuova normativa, l’UE renderà obbligatoria l’installazione di stazioni di ricarica rapida con una capacità totale di 400 kW per auto e furgoni entro la fine del 2025 e di 600 Kw entro il 2028.
Questa posizione strategica renderà più facile per i proprietari di veicoli elettrici ricaricare i loro veicoli durante i lunghi viaggi. Le nuove norme mirano anche a ridurre l’impronta di carbonio dei trasporti e a sostenere l’obiettivo “Fit for 55”, che mira a ridurre le emissioni nell’UE del 55% o più entro il 2030.
La legge richiede specificamente che le stazioni di ricarica rapida siano situate lungo le principali autostrade che fanno parte della rete transeuropea di trasporto (TEN-T). Entro il 2025, queste stazioni dovranno includere almeno una stazione di ricarica rapida con una capacità di 150 kW o superiore. Entro il 2031, le stazioni di ricarica dovranno coprire l’intera rete TEN-T.
La legge non dimentica le stazioni di rifornimento di idrogeno, che svolgeranno un ruolo cruciale nella promozione dei carburanti alternativi. La normativa prevede l’installazione di stazioni di idrogeno ogni 200 chilometri lungo la rete centrale TEN-T e in tutti i nodi urbani entro il 2030.
Per migliorare l’esperienza dell’utente e incoraggiare il passaggio agli EV, la legge richiede che le stazioni di ricarica e di carburante alternativo offrano opzioni di pagamento semplici, come il pagamento contactless o con carta, senza la necessità di un abbonamento e che prezzi, disponibilità e tempi di attesa siano indicati ai clienti in modo chiaro.
La legge non si concentra solo sul trasporto terrestre, ma estende il suo campo di applicazione anche ai porti e agli aeroporti. Entro il 2030, alcuni porti marittimi dovranno fornire elettricità a terra, mentre gli aeroporti dovranno fornire elettricità per gli aeromobili fermi in tutti i gate entro il 2025 e nelle piazzole remote entro il 2030.