Microsoft annuncia possibili future funzionalità per Esplora file, tra cui il controllo di versione Git e il supporto per i formati di compressione .tar e .7z.
Esplora file si Windows diventerà più potente… prima o poi: Microsoft ha annunciato che, in un futuro aggiornamento, il sistema che gestisce tutte le cartelle del suo sistema operativo avrà funzioni aggiuntive, come il controllo di versione tramite Git e nuovi formati di compressione – in particolare, .tar e .7z, oltre ai “soliti” .rar e .zip.
Vale la pena ricordare, tuttavia, che le modifiche sono ufficiali – quindi c’è l’intenzione – ma non sono ancora state programmate, quindi non c’è modo di prevedere quando Microsoft le implementerà in Windows. Capire questa importanza richiede un po’ di conoscenze tecniche, ma in poche parole, un sistema Git è una piattaforma open source che consente di controllare la versione di un’applicazione (in questo caso, Esplora file).
Per quanto riguarda il “controllo di versione“, beh, probabilmente lo utilizzate già, ma non lo conoscete con questo nome: in sostanza, è la gestione del codice sorgente di un’applicazione, che permette di monitorare tutte le modifiche apportate – e da chi – oltre a consentire funzioni di collaborazione in tempo reale e altri vantaggi.
Volete un esempio pratico? Google Docs fa proprio questo, quando si crea un documento e lo si invia a qualcun altro per modificarlo o inserire informazioni. Sia i vostri inserimenti che quelli della persona che ha ricevuto il file vengono memorizzati nel cloud di Google, in modo da sapere chi ha cambiato cosa e, poiché più di una persona è coinvolta nella costruzione del documento, la collaborazione è applicata.
Questo è ciò che dovrebbe arrivare in Esplora file di Microsoft. Tuttavia, l’immagine qui sopra, condivise durante l’annuncio di Microsoft (via The Verge), sembrano applicarsi solo ai progetti di programmazione e non a tutti i file. Ovviamente, trattandosi di un ambiente di rete, è necessaria una connessione a internet, ma al giorno d’oggi questo non è più un problema.
Per quanto riguarda i nuovi formati di compressione, la cosa è più semplice da capire: quando si fa clic con il tasto destro del mouse su un file, ora è possibile scegliere l’opzione “Invia a una cartella compressa“. Un azione che crea una cartella “zippata” in cui vengono memorizzati i file.
Questa opzione è stata ampliata e, invece di includere principalmente le estensioni .zip o .rar (per alcuni considerate obsolete perché offrono una compressione inferiore), includerà anche altri formati, come .tar e .7z, che promettono di ridurre ulteriormente le dimensioni totali di una cartella zippata, rendendo più facile l’invio a sistemi di cloud storage o, se non amate i vostri colleghi, via e-mail.