Apple cambia le sue politiche e permette agli emulatori di console di essere presenti sull’App Store. Per la prima volta, gli utenti iPhone potranno scaricare emulatori direttamente dallo store ufficiale.

Molte cose separano gli iPhone dagli smartphone Android. Una delle differenze è rappresentata dai rispettivi store: l’App Store di Apple è un ecosistema chiuso, mentre il Google Play Store è più aperto. Grazie alle porte aperte di quest’ultimo, gli utenti Android hanno potuto godere dell’emulazione delle console fin dagli albori della piattaforma. Alcune delle prime app Android erano in realtà emulatori di Nintendo.

Oggi, però, Apple ha cambiato le politiche dell’App Store e consentirà la presenza di emulatori. Ciò significa che, per la prima volta, gli utenti di iPhone possono visitare l’App Store e scaricare un emulatore senza dover fare i salti mortali. In precedenza, dovevano effettuare il jailbreak di iPhone e poi caricare gli emulatori in modalità sideload, oppure affidarsi ad app poco affidabili che eludono il processo di controllo di Apple.

Perché questo cambiamento? È senza dubbio una risposta al continuo controllo da parte delle autorità di regolamentazione dell’UE sulle pratiche commerciali di Apple, che i commissari europei ritengono anticoncorrenziali. Grazie al Digital Markets Act (DMA) in Europa, Apple ha dovuto apportare una serie di modifiche, tra cui il passaggio degli iPhone allo standard USB-C. Un’altra cosa che Apple ha dovuto cambiare è l’autorizzazione agli app store di terze parti e la possibilità di scaricare app da altre fonti, e questa modifica delle sue politiche è senza dubbio una risposta diretta a questo problema.

In altre parole, Apple sa che le persone si rivolgeranno a piattaforme di terze parti per ottenere emulatori, il che è negativo per Apple. È una pura rappresentazione della concorrenza che fa bene ai consumatori. Per essere chiari, solo perché si tratta di una risposta alle pressioni dell’UE, si tratta di un cambiamento globale. Anche negli Stati Uniti gli utenti di iPhone avranno accesso agli emulatori.

Naturalmente, gli emulatori toccano alcune zone grigie dal punto di vista legale. Mentre i tribunali di diversi Paesi hanno stabilito che l’emulazione di un sistema è del tutto legale, l’utilizzo di software proprietario in quegli emulatori scaricati gratuitamente da internet – giochi, nel caso dell’emulazione di console – non è affatto legale. Apple (e gli sviluppatori) dovranno ora fare i conti con questo problema. Tuttavia, Google ha dovuto affrontare la questione fin dal 2008, quindi è chiaro che non è impossibile.

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Team CEOTECH
La tecnologia dovrebbe arricchire la vita delle persone oltre a tutelare il pianeta.