Il miliardario Elon Musk, proprietario di Tesla, SpaceX e Neuralink, ha annunciato domenica scorsa, 23 ottobre, che l’evento “show & tell” che segnerà la presentazione del chip cerebrale sviluppato dalla startup è stato posticipato al 30 novembre, un cambiamento che è stato non giustificato dall’imprenditore, ma che può essere correlato allo sviluppo del progetto.
Neuralink è stata fondata sei anni fa da Musk con l’intenzione di creare un’interfaccia cervello-computer a partire dall’implementazione di un chip nell’encefalo per aumentare le prestazioni del cervello. Pur non rivelando molti dettagli sul concetto, a febbraio di quest’anno l’azienda ha pubblicato un video che mostra una scimmia con il chip che gioca ai videogiochi con il “potere della mente”.
Secondo quanto riportato, l’azienda di impianti cerebrali ha aperto un posto vacante per i test diretti, confermando l’intenzione degli scienziati di iniziare i test sugli esseri umani. Nonostante le prime fasi di sviluppo che promuovono l’interazione tra primati e console, i piani di Neuralink vanno ben oltre l’intrattenimento.
Come ha spiegato Musk, uno degli obiettivi del chip è quello di restituire il movimento ai pazienti paralizzati con lesioni cervicali. Sebbene ci sia molta attesa per il progetto, per ora è ancora presto per garantire il completo successo dell’idea, ma si prevede che l’esecutivo rivelerà ulteriori dettagli alla fine del prossimo mese.
Vale la pena ricordare che nel primo trimestre del 2022 il Physicians Committee for Responsible Medicine (PCRM) ha denunciato Neuralink per aver presumibilmente causato “sofferenze estreme” alle scimmie utilizzate negli esperimenti, con più di 16 scimmie a cui è stato impiantato il chip cerebrale nel corpo.
“Estrema sofferenza a causa di procedure improprie con gli impianti sperimentali della testa altamente invasivi durante gli esperimenti”, si legge nella nota del PCRM.
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