Come abbiamo già riportato, un giudice ha stabilito che Elon Musk potrà utilizzare le accuse fatte dall’informatore di Twitter Peiter Zatko come parte delle argomentazioni della sua causa contro l’azienda. A quanto pare, Musk oltre a voler utilizzare le affermazioni di Zatko per vincere la sua causa vuole usare a suo favore anche il fatto che l’ex dirigente di Twitter abbia ricevuto il pagamento per il fine rapporto con l’azienda per svincolarsi dall’operazione di acquisizione da 44 miliardi di dollari che aveva fatto con il social network. Infatti, come riporta il Washington Post, gli avvocati di Musk hanno inviato una lettera a Twitter, comunicando all’azienda che il pagamento dei 7,75 milioni di dollari versato a Zatko a giugno violava una clausola dell’accordo di vendita.
Nella lettera gli avvocati di Musk hanno citato una sezione dell’accordo di fusione secondo la quale Twitter si impegnava a non “concedere o fornire alcuna liquidazione o indennità di fine rapporto a qualsiasi Fornitore di servizi dell’azienda, se non il pagamento di importi o indennità di fine rapporto nel corso ordinario dell’attività, in linea con la prassi passata e subordinatamente all’esecuzione e alla non revoca di una liberatoria di crediti a favore dell’azienda e delle sue consociate“. Gli ex dipendenti vengono considerati fornitori di servizi della Società.
Musk e Twitter hanno stipulato l’accordo di acquisto ad aprile mentre Zatko ha ricevuto la sua liquidazione a giugno; Musk non ne è stato informato né l’azienda ha chiesto il suo consenso. Musk ne sarebbe venuto a conoscenza solo quando Twitter ha incluso l’informazione nel suo deposito in tribunale lo scorso 3 settembre. Per questo motivo, gli avvocati di Musk sostengono che l’accordo di fine rapporto serve come ulteriore base per rescindere l’accordo di acquisto fra il social e Musk. Twitter ora deve dimostrare che un pagamento così cospicuo a un ex dipendente non era fuori dall’ordinario.
Zatko ha accusato il social network di avere “carenze estreme ed eclatanti” nella sicurezza. In una denuncia depositata presso la Securities and Exchange Commission, ha affermato che Twitter ha violato i termini che aveva accettato quando ha risolto una controversia sulla privacy con la FTC nel 2011. L’informatore ha anche affermato di non essere riuscito a ottenere una risposta diretta da Twitter in merito al numero effettivo di bot presenti sul sito. Affermazione che non poteva non far gongolare Musk che aveva già accusato Twitter di frode per aver nascosto il numero reale di bot sulla sua piattaforma.