Un gruppo di investitori ha accusato Elon Musk di insider trading e manipolazione del prezzo della criptovaluta Dogecoin; la causa potrebbe costargli cara.
Un gruppo di investitori ha accusato Elon Musk di insider trading per Dogecoin. L’uomo d’affari avrebbe usato tutti i mezzi a sua disposizione per manipolare il prezzo della criptovaluta e guadagnarci. La causa collettiva potrebbe costare cara all’imprenditore visto che è stato citato in giudizio per 258 miliardi di dollari di danni. Ironia della sorte, il multimiliardario ha appena riconquistato il titolo di uomo più ricco del mondo grazie all’aumento del titolo Tesla, sorpassando nuovamente il francese Bernard Arnault.
Secondo i querelanti, Musk avrebbe manipolato il prezzo della criptovaluta Dogecoin, facendo perdere loro miliardi di dollari. I querelanti accusano l’uomo d’affari di aver utilizzato diverse tattiche per ottenere profitti a loro spese nella documentazione presentata la scorsa settimana presso il tribunale federale di Manhattan.
Nell’aprile 2023 Musk ha cambiato il logo di Twitter con il logo del cane Shiba Inu di Dogecoin. Questo ha fatto impennare il prezzo della moneta virtuale e ha permesso al magnate di vendere 124 milioni di dollari di valuta. Secondo il gruppo di investitori, Musk controlla diversi portafogli di Dogecoin, motivo per cui ritengono che possa aver manipolato il prezzo.
L’ormai quasi ex CEO di Twitter avrebbe anche pagato degli influencer, sarebbe apparso in uno show televisivo e avrebbe compiuto altre azioni volte ad attirare l’attenzione su Dogecoin. Avrebbe manipolato intenzionalmente il mercato e usato le sue conoscenze per negoziare azioni o beni in modo da avvantaggiare se stesso ma danneggiare altri, facendo salire il prezzo di Dogecoin del 36.000% in due anni per poi lasciare che crollasse.
Si tratta della terza denuncia depositata dagli investitori della causa iniziata a giugno dell’anno scorso ed è molto probabile che la questione possa non risolversi in tempi rapidi.