A meno di un anno dal lancio di Mavic Air 2, DJI ci ha fornito una nuova versione della serie tramite DJI Air 2S, che è dotata di una fotocamera completamente rivoluzionaria che gli consente di competere direttamente con il fratello maggiore Mavic 2 Pro.
In termini di design, è quasi lo stesso del predecessore, tranne per il fatto che ci sono due sensori di ostacoli aggiuntivi sulla parte anteriore. Il design “a quattro occhi” potrebbe non essere dei più eleganti, ma è funzionale e potrebbe permetterci di vedere APAS in futuro (questa caratteristica al momento non esiste) (per evitare ostacoli anche in modalità sportiva). La cosa più accattivante è ovviamente la grande fotocamera montata sul gimbal a tre assi, che è ben integrata nel design del drone. La batteria viene estratta verso l’alto e il sensore inferiore e il LED sono gli stessi del modello precedente. Insomma, si capisce perché si chiama Air 2S invece di Air3. Questo nuovo Air 2S utilizza Ocusync 3.0, lo stesso dell’ultimo Mavic Mini 2.
L’ergonomia è di altissimo livello: Il Telecomando si tiene bene in mano, riesce a mantenere un buon equilibrio anche quando viene inserito uno smartphone piuttosto pesante, e il movimento del joystick è preciso. Il radiocomando con quattro antenne può garantire un segnale di 12 chilometri sulla carta, ma in Europa, a causa delle normative sulla potenza del segnale, sono sempre limitati a 4 chilometri. Le batterie (o tre batterie, a seconda che tu abbia acquistato la versione base o la versione “combo”) andranno in stop per mantenere meglio l’affidabilità, quindi devono essere caricate al 100% alla prima carica per attivarle. Il caricabatterie dispone anche di una porta USB aggiuntiva che consente di caricare contemporaneamente il telecomando con le batterie.
Prima di far volare il drone, è necessario installare le eliche, premere e ruotare l’elica per attivare il dispositivo di sgancio rapido. Quindi, è necessario rimuovere il dispositivo di protezione dal giunto cardanico. Dopo che la batteria è completamente carica, possiamo accendere il drone premendo brevemente e poi premendo a lungo il pulsante della batteria. Lo stesso processo accenderà il telecomando. Dopo aver scaricato l’app DJI Fly sul tuo smartphone e averla collegata al telecomando tramite il cavo USB incluso, ti verrà sicuramente chiesto di aggiornare il firmware prima di essere pronto per il decollo. Allo stesso tempo, il tutorial visivo integrato nell’app può anche guidare i principianti a utilizzare il drone in modo completo e sicuro passo dopo passo.
Vengono introdotti anche i profili HLG per la fotocamera, queste scene automatiche hanno percorsi complessi e anche i principianti possono ottenere incredibili riprese cinematografiche. Sebbene la batteria sia identica al Mavic Air 2, la durata si riduce da 34 minuti a 31 minuti. Il motivo è quasi sicuramente che per gestire i nuovi sensori sono necessari una fotocamera più pesante e un processore più potente, quindi l’intero flusso video aggiuntivo deve essere gestito in tempo reale. DJI Air 2S ha aumentato anche il prezzo della versione Fly More Combo, che è 300 euro in più rispetto alla versione Basic. La differenza tra i due è maggiore di quella del Mavic Air 2, e il pacchetto con la batteria aggiuntiva costa “solo” 200 euro in più.
Non abbiamo trovato un motivo autentico che spieghi l’aumento di prezzo delle batterie, ma siamo certi che chi possedeva la Combo del modello precedente, si terrà ben strette le batteria extra che già possiede. Un drone è dopotutto una fotocamera volante, e se trasmuta la fotocamera trasmuta tutto il drone; da questo punto di vista, il DJI Air 2S ha subito un cambiamento autenticamente drastico. Con DJI Air 2S si passa da un sensore da 1/2” a uno da un pollice intero, in grado di catturare quattro volte più luce. Inoltre decrementa il numero di pixel hardware (da 48 a 20), ma incrementano i pixel effettivamente usabili, dato che i 48MP del Mavic Air 2 erano impiegati in modalità quad bayer, risultando quindi a tutti gli effetti 12. Questo più che dimezzamento del numero di pixel hardware sancisce di averne di incredibilmente più colossali (2.4um contro gli 0.8um del sensore dell’Air 2) catturando ancora una volta più luce.
Data la facoltà di cattura così tanta luce, le riprese al tramonto e in condizioni di scarsa illuminazione di questo drone sono autenticamente incredibili.
Conclusioni:
DJI Air 2S è un gioiello di fotocamera, un concentrato volante di tecnologia che è in grado di offrire incredibili soddisfazioni agli hobbisti e una stupefacente qualità video ai professionisti, configurandosi come drone talmente di fascia alta da rubare interamente il mercato all’adesso obsoleto Mavic 2 Pro.
DJI compie questa mossa limpidamente in vista dell’imminente lancio di un costosissimo Mavic 3 Pro, che probabilmente andrà a occupare il segmento di mercato professionale lasciato libero dal solenne Phantom.
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