Disney+ annuncia un riallineamento dei suoi piani di abbonamento, che comporterà un aumento dei costi per gli utenti attuali e l’introduzione di nuove opzioni di abbonamento a partire dal prossimo rinnovo contrattuale.
Disney+ sta apportando cambiamenti significativi ai suoi piani di abbonamento. A partire dalla prossima scadenza del contratto, gli abbonati attuali vedranno un aumento del costo del servizio da 8,99 euro al mese (o 89,90 euro all’anno) a 11,99 euro al mese (o 119,90 euro all’anno). Con questo incremento, il piano attuale verrà rinominato in “Disney+ Premium”.
Questo aggiustamento dei prezzi segna il completamento di una transizione verso nuove tipologie di abbonamento, iniziate il 1° novembre per i nuovi clienti. Ora, Disney+ offre tre piani diversi:
- Standard con pubblicità: 5,99 euro al mese
- Standard senza pubblicità: 8,99 euro al mese o 89,90 euro all’anno
- Premium: 11,99 euro al mese o 119,90 euro all’anno
Gli abbonati attuali, che fino ad ora pagavano 8,99 euro al mese o 89,90 euro all’anno, hanno goduto dello streaming senza pubblicità e della riproduzione dei contenuti con qualità video fino a 4K e HDR. Tuttavia, con il prossimo rinnovo, per continuare ad accedere a questi vantaggi, dovranno affrontare un aumento di 3 euro al mese, passando automaticamente al piano “Disney+ Premium”.
Di fronte a questo cambiamento, gli utenti Disney+ hanno due scelte:
- Mantenere il piano attuale, che verrà automaticamente trasformato in Premium, al costo di 11,99 euro al mese o 119,90 euro all’anno, con visione in 4K e HDR.
- Cambiare piano:
- Standard senza pubblicità: streaming in 1080p FHD, audio 5.1 a 8,99 euro al mese o 89,90 euro all’anno.
- Standard con pubblicità: streaming in 1080p FHD, audio 5.1 a 5,99 euro al mese.
Disney ha specificato che l’addebito per il nuovo piano avverrà automaticamente sul metodo di pagamento già registrato, a meno che l’abbonato non decida di disdire o cambiare piano prima della prossima data di pagamento.
Con questi cambiamenti, Disney+ mira a fornire maggiori opzioni di flessibilità ai suoi utenti, adattandosi alle diverse esigenze di visualizzazione. Tuttavia, l’aumento dei costi potrebbe rappresentare una sfida per alcuni abbonati attuali, che dovranno valutare se il piano Premium vale il costo aggiuntivo. Questi aggiustamenti riflettono l’evoluzione in corso nel settore dello streaming, dove la concorrenza e la ricerca di nuove fonti di entrate stanno portando le piattaforme a rivedere continuamente i loro modelli di business.