Gli utenti Deezer possono utilizzare, a partire da ieri martedì 27 settembre, un nuovo strumento aggiunto all’app per scoprire il brano attualmente in riproduzione tramite un aggiornamento in SongCatcher, una funzionalità che funziona in modo simile a Shazam di Apple, utilizzando l’IA per analizzare il suono e segnala la traccia in riproduzione.
Secondo l’azienda, l’aggiornamento aggiunge la possibilità di trovare brani tramite l’app semplicemente canticchiando o fischiettandone una parte. Questa funzione non è nuova per chi utilizza Android, poiché tramite il motore di ricerca Google è possibile utilizzare la stessa funzionalità anche tramite la funzionalità “Cerca un brano”.
Per ora Spotify non ha una funzione simile in modo che gli abbonati possano cercare i brani semplicemente registrando l’audio con il microfono, tuttavia digitando parte del testo è possibile trovare i risultati corrispondenti.
Ho testato la nuova funzione di Deezer e l’ho confrontata con quella di Google, scoprendo che quest’ultima è un po’ più brava a riconoscere il mio canticchiare stonato. Google è stato persino in grado di identificare facilmente le parti più oscure di alcune canzoni pop.
Per Deezer, a volte ho dovuto canticchiare le parti più riconoscibili di un brano, come il ritornello, anche se si tratta di grandi successi. Mi riferisco a canzoni come Always Remember Us This Way di Lady Gaga, Thank U, Next di Ariana Grande e Industry Baby di Lil Nas X. Se siete abbonati, però, è l’opzione più comoda, visto che potete aggiungere direttamente i brani alle vostre playlist. Per identificare le canzoni canticchiando, basta andare su Cerca, quindi toccare “Cos’è questa canzone” per lanciare SongCatcher e scegliere “Canta ora”.
La buona notizia è che con il tempo la funzione potrebbe diventare molto più efficace nell’identificare i brani. Alexandra Leloup, VP Core Product dell’azienda, ha spiegato: “Man mano che continuiamo a migliorare l’algoritmo, la funzione diventerà sempre più veloce e precisa nel riconoscere i brani della nostra libreria di 90 milioni di tracce”.