Che sia portatile o fisso, un computer è formato da vari elementi fisici che costituiscono l’hardware. Su ognuno di questi elementi sono riportate informazioni preziose che servono a descrivere le loro caratteristiche, a indicare l’origine e a segnalare il produttore. A volte può essere sufficiente apporre delle etichette o includere le informazioni nei codici a barre, mentre in altri casi c’è bisogno delle tecniche di marcatura. Così, a seconda dei supporti e dei materiali, diventano necessarie la marcatura del metallo, solitamente realizzata con il laser, e la marcatura di materiali plastici; quest’ultima può essere utilizzata per la tecnica a rullamento (quando le componenti hanno una forma cilindrica o rotonda) e per quelle a striscio, a battuta, a micropunti e laser.
Gli elementi hardware: la scheda madre
L’elemento più importante del computer è la scheda madre, di cui fanno parte circuiti integrati che servono a connettere le varie componenti del sistema le une con le altre. Sulla scheda madre sono posizionati la memoria RAM, il processore, le schede di rete, le schede grafiche e l’insieme di unità di memoria ROM con il BIOS. I componenti che sono collegati alla scheda madre sono divisi tra il ponte sud e il ponte nord, cioè il southbridge e il northbridge. Ci sono, poi, le schede elettroniche di espansione, che servono a espandere le funzionalità del computer quando vengono installate (visto che non fanno parte della dotazione di serie). Si può trattare di schede audio, di schede di rete, di schede CPU, di schede video o di schede di memoria.
Le informazioni della scheda madre
Dalla scheda madre del computer dipendono la trasmissione e la temporizzazione dei segnali tra il processore e le schede di espansione, la RAM e le periferiche esterne per mezzo dei bus di sistema. È evidente, quindi, che dalla qualità della scheda madre derivano le prestazioni di tutto il computer: anche per questo motivo è fondamentale che la stessa riporti tutte le informazioni necessarie per una tracciatura ottimale. La scheda madre è formata da un circuito stampato complesso con non più di sei strati di rame, dove sono presenti le piste che mettono in collegamento i componenti. Sul circuito stampato sono presenti i circuiti integrati, come per esempio il chipset, che si occupa di quasi tutto il lavoro di collegamento tra i bus di espansione e i principali componenti.
La ROM e la RAM
ROM è l’acronimo di Read Only Memory, e sta a indicare la piccola memoria che si trova in tutti i pc, con l’Uefi, cioè un firmware, della scheda madre. Sono tre i compiti della ROM: consentire il controllo dell’hardware nel momento in cui il computer viene acceso, fare in modo che il sistema operativo venga caricato ed eseguire le istruzioni fondamentali per il controllo hardware. RAM, invece, è l’acronimo di Random Access Memory, e sta a indicare una memoria che può essere declinata in numerose varianti.
I dischi rigidi e le memorie secondarie
Nel novero degli elementi hardware su cui possono essere riportate informazioni importanti ci sono anche le memorie secondarie, che fanno parte della cosiddetta memoria di massa: si tratta, in pratica, di tutti i supporti grazie a cui le informazioni e i dati rimangono salvati nel sistema anche una volta che il computer è stato spento. È il caso dei dischi rigidi, che in genere adoperano supporti di tipo magnetico e sono utilizzati per far partire il sistema operativo del computer. Ci sono, poi, i nastri magnetici e le ssd, che sono supporti di memoria a stato solido il cui meccanismo di funzionamento è paragonabile a quello dei dischi rigidi. Le penne USB sono, a loro volta, delle memorie a stato solido, e rientrano nella categoria dei supporti rimovibili.
Il single-board computer
Il single-board computer consiste in una tipologia di scheda elettronica che implementa quasi tutto un computer intero. La differenza rispetto a una scheda madre sta nel fatto che nel single-board computer non ci sono la scheda CPU e la daughterboard, mentre gli slot sono non più di due. Anche in questo caso, la marcatura delle informazioni è indispensabile, soprattutto da quando il ricorso al single-board computer è diventato più diffuso grazie ai microprocessori, che hanno consentito di ridurre la quantità di componenti elettronici richiesti, il che ha determinato di conseguenza una richiesta di minore spazio necessario per il circuito stampato.
Le periferiche del computer
L’hardware di un computer è composto, poi, dalle periferiche di ingresso, grazie a cui è possibile acquisire dati dall’esterno. La tastiera è l’esempio più comune di periferica, ma sono periferiche anche il mouse (più precisamente indicato come dispositivo di puntamento), il microfono che serve ad acquisire i suoni e a digitalizzarli e lo scanner, che invece consente di acquisire le immagini.