Sappiamo tutti che sono cambiate le regole sulla gestione dei cookie dei nostri siti Web. Ricordiamo che i cookie sono piccoli file di testo che i siti Web (e probabilmente anche il nostro, quindi) salvano sul computer dei navigatori, attraverso il browser, per memorizzare informazioni che possono essere usate in un secondo momento, per esempio per riconoscere l’utente stesso che ha fatto login sul sito, oppure per tracciarlo a fini pubblicitari. Altri usi dei cookie (da cui si capisce i tipi di sito che li usa) ci permettono di: riempire un carrello della spesa virtuale; modificare le preferenze del browser; personalizzare l’aspetto di una pagina; visualizzare annunci legati ai tuoi interessi. Se non sappiamo se il nostro sito usa i cookie (o quali usa), visitiamolo con Chrome, Edge o Firefox: con i primi due programmi, clicchiamo sul lucchetto a fianco dell’URL e vedremo la voce Cookie.
In Firefox facciamo clic destro in qualunque punto della pagina Web e scegliamo Analizza > Archiviazione > Cookie.

Guida passo passo

  1. Come prima cosa colleghiamoci al sito cookiebot.com. Si tratta di un servizio a pagamento, ma che può essere usato gratuitamente per i siti fino a 100 pagine. Facciamo clic sul pulsante Provalo gratuitamente.
  2. La procedura di registrazione è in due passaggi: prima dobbiamo inserire una email e una password, poi aspettare il codice di verifica (che in realtà è una API Key) che in generale arriva in pochi minuti. Solo dopo potremo iniziare.
  3. Se abbiamo terminato la registrazione senza mai chiudere il browser, arriveremo direttamente alla procedura di creazione della nostra cookie policy. Possiamo dare un nome alla scheda, poi aggiungiamo il nostro sito.
  4. La seconda scheda, Finestra di dialogo, ci permette di scegliere il tipo di consenso più adatto al nostro sito. La cosa migliore da fare è lasciare le impostazioni predefinite e fare qualche prova una volta che l’avremo pubblicata.
  5. La scheda Dichiarazione non permette modifiche. Si tratta di uno dei limiti della versione gratuita. In generale le opzioni disponibili solo a pagamento sono “schiarite”, ma per un sito basilare non sono indispensabili.
  6. Selezionando il testo in italiano nella scheda Contenuto avremo a disposizione un banner completo senza fatica. Possiamo ancora modificare tutto ma, anche in questo caso, meglio farlo dopo che avremo creato e pubblicato.
  7. Se vogliamo, possiamo comunque personalizzare tutti i campi della nostra cookie policy, per esempio per dare un messaggio più originale. Le voci da modificare sono molte, ricordiamoci di scorrere la pagina fino in fondo.
  8. Nella scheda I tuoi script troviamo i codici da inserire nel nostro sito. Dobbiamo solo copiare e incollare i due codici nelle posizioni indicate. Se il sito è in WordPress possiamo usare il plug-in di Cookiebot presente nella libreria del CMS.

Google Adsense aiuta chi ha pubblicità

Chi ha letto la nuova norma sui cookie ha capito che diventa particolarmente impegnativo se il nostro sito registra e trattiene dati degli utenti, come fa la maggior parte dei circuiti pubblicitari. Proprio per questo Adsense offre da poco tempo una funzione specifica per la creazione di un banner per il consenso. Il bello di questa soluzione è che si appoggia allo script usato per la pubblicità, quindi non serve installare nulla, e soprattutto, è Google a farsi carico della registrazione del consenso. La soluzione è disponibile via Adsense, fra le proprietà del gruppo di annunci (ma chi lo usa sta ricevendo istruzioni dettagliate). Anche in questo caso la soluzione potrebbe non essere perfetta per ogni esigenza, ma per i siti che hanno un sistema di banner semplice, basato solo su Adsense, può essere tutto quello che serve. Anche in questo caso il consiglio della redazione è quello di consultare comunque un esperto, o documentarsi davvero a fondo, prima di dare per scontato di avere fatto tutto nel modo giusto. In ogni caso le impostazioni di Adsense in genere sono pensate per essere molto “protettive” nei confronti della legge.

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