Nell’ultimo anno le organizzazioni di tutte le dimensioni hanno intensificato le iniziative di trasformazione digitale, affrontando così le problematiche legate al budget disponibile.

Normalmente, il processo di Digital Transformation richiederebbe l’implementazione di una strategia pianificata nel corso degli anni dai CIO e dai team tecnici, utilizzando il budget allocato per non gravare sull’organizzazione. Attualmente, considerando che la trasformazione digitale può garantire alle aziende maggiore efficienza e una migliore user experience, le stesse devono provvedere tempestivamente ad allocare parte del proprio budget a iniziative digitali.    

All’inizio del 2021 il rapporto sulla spesa IT ha evidenziato a livello globale un aumento del 6% del budget destinato ai servizi IT, a fronte della loro capacità di gestire efficacemente situazioni complesse, come lo smart working o il sistema della Didattica a Distanza (DAD). Nonostante questa possa essere considerata una notizia positiva, bisogna considerare che il budget IT è soggetto a continue variazioni che richiedono di giustificare in maniera appropriata i costi.

Ottimizzare il budget IT con vendor che offrono prezzi scalabili e sostenibili

L’analisi dei costi dei vendor attuali e futuri, attraverso la valutazione dei prezzi e delle offerte, consente alle aziende di identificare dove viene speso il budget, dove si può risparmiare e come può essere allocato in futuro. È infatti possibile che l’attuale vendor, stia utilizzando un modello di costi oramai obsoleto o che si verifichi un imprevisto – come una fattura inaspettata – che può comportare costi aggiuntivi.

La soluzione risiede nell’identificazione di soluzioni scalabili che possono far risparmiare l’organizzazione, generando un impatto positivo sia all’interno che all’esterno della stessa. Tra queste è consigliabile individuare un vendor in grado di offrire modelli di prezzi chiari e predittivi che supportano i tecnici, gli utenti finali e i ruoli aziendali al di fuori dell’IT. Inoltre, se la propria piattaforma permette di ampliare le capacità dell’organizzazione senza sostenere ulteriori costi, ciò rappresenta certamente un vantaggio.

Individuare le priorità dell’IT per giustificare gli investimenti richiesti dalla Digital Transformation

In seguito all’arrivo della pandemia, i budget sono motivo di crescente preoccupazione per la maggior parte delle aziende, costringendo le stesse a produrre di più con poche risorse a disposizione.  Per questo motivo è necessario implementare delle soluzioni strategiche, scalabili e a basso costo per ridurre le spese, come ad esempio lo sviluppo di workload automatizzati attraverso l’ausilio di piattaforme no-code. In aggiunta, la progettazione e lo sviluppo di un piano che sia sostenibile dall’intera azienda, deve considerare il livello di rischio, gli sforzi di sviluppo e gli effetti che potrebbe avere sull’intera organizzazione.

I citizen developer e le piattaforme no-code possono aiutare a ridurre i costi, accelerando la Digital Transformation

Il consolidamento di diverse funzioni all’interno dell’azienda migliorerà il lavoro del team IT e i risultati di business, preservando applicazioni ed attività che rischierebbero di essere eliminate e accelerando, al contempo, le iniziative di trasformazione digitale. A questo proposito, per esempio, l’Università del Missouri ha implementato una piattaforma low-code, costruendo in poche settimane App in grado di soddisfare varie esigenze in tutta l’organizzazione, come ad esempio la gestione delle richieste di lavoro da remoto, garantendo così flessibilità, agilità ed innovazione.

In conclusione, è fondamentale che i leader IT e i team dirigenziali siano a conoscenza dei costi sostenuti, degli strumenti sviluppati, delle implicazioni dei contratti dei vendor e della possibile convergenza tra la spesa IT, attuale e futura, e le iniziative di trasformazione digitale. Tutti questi aspetti permettono all’organizzazione di rimanere flessibile e agile, velocizzando anche la trasformazione digitale.    

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