I giorni in cui si doveva usare il telefono come hotspot cellulare per avere accesso a Internet sugli altri dispositivi mentre si era in viaggio stanno iniziando a scomparire. Molti Chromebook – e computer portatili in generale – vengono venduti con supporto SIM integrato per connettersi alla stessa rete a cui è connesso il telefono. In questo modo, il portatile può avere accesso nativo ai dati mobile ed essere connesso essenzialmente ovunque. Ma i Chromebook sempre connessi, in particolare, hanno una notevole omissione: la mancanza di funzionalità hotspot. Questo aspetto verrà comunque modificato con un aggiornamento futuro.
Come rilevato da Chromium’s Gerrit, Google sta lavorando per aggiungere un’opzione che consenta agli utenti di attivare un hotspot tethering. Almeno in un primo momento, si presenterà come un flag di funzionalità attivabile da chrome://flags, che “consente al Chromebook di condividere la propria connessione Internet cellulare con altri dispositivi attraverso il WiFi”. È abbastanza autodescrittivo, ma a parte questo non sappiamo molto.
Presumibilmente, funzionerà come attualmente sui telefoni Android e su qualsiasi dispositivo con funzionalità hotspot. Se è così, vi permetterà di impostare un nome di rete (SSID) e una password personalizzata e, a seconda del dispositivo, potrebbe anche consentirvi di modificare aspetti come la banda della rete, che sia a 2,4GHz, 5GHz, forse anche a 6GHz o, se il vostro modem ne ha la capacità, due o tutte e tre.
Sembra proprio una svista da parte di Google non includerlo fin dall’inizio, soprattutto perché la funzione è presente da anni sui telefoni Android e, allo stesso modo, sui PC. D’altra parte non pensiamo che un Chromebook sia il dispositivo cellulare principale che una persona comune si porta dietro. Una volta in funzione, questa funzionalità sarebbe comunque utile per alcune cose, ad esempio per condividere la connessione con un amico che utilizza un computer portatile solo Wi-Fi o se il telefono ha raggiunto il suo limite di dati per il mese.
Probabilmente questa funzione verrà introdotta prima o poi in una build canary di Chrome OS e alla fine passerà alla versione stabile.