Quello della privacy è un tema molto delicato ed è al centro dell’attenzione sempre più, soprattutto nel mondo digitale, dove sembra essere diventato un problema crescente in tutto il mondo, in particolar modo nei paesi che hanno un alto tasso di attacchi informatici. Gli utenti sono diventati più attenti alla raccolta di dati da parte di siti web e applicazioni per smartphone o computer, ma l’anonimato virtuale è ancora lontano dall’essere raggiunto.
Uno sviluppatore noto con il soprannome di “zoccc” ha scoperto che una falla permette di tracciare gli utenti dalle caratteristiche del computer.
Secondo il ricercatore, il nuovo strumento di tracciamento è in grado di analizzare le estensioni installate da Chrome Web Store e da queste informazioni creare una sorta di “impronta digitale” che verrà poi utilizzata per tracciare la navigazione in internet del dispositivo tramite Hash.
Come spiegato sul suo sito Web, alcuni plug-in utilizzano un’autorizzazione fornita dallo sviluppatore del browser per visualizzare quali estensioni sono attive sul sistema, tuttavia non tutti gli strumenti aggiuntivi possono essere identificati, rendendo difficile la creazione del tracker — da tre plugin identificati l’impronta generata è “unica”.
Nei suoi test, zoccc ha identificato che alcune estensioni comunemente utilizzate nei browser basati sulla piattaforma Chromium vengono identificate rapidamente; l’elenco include sia ad blocker che lettori di file PDF che evidenziano i plug-in uBlock, LastPass, Adobe Acrobat, Honey, Grammarly, Rakuten e ColorZilla.
In questo scenario, il programmatore avverte della facilità di tracciamento dei computer in base alle informazioni fornite dalla macchina stessa, e più dati vengono raccolti, migliore sarà l’impronta digitale generata per quell’utente, che non può essere limitata tramite le impostazioni del browser.