Seguendo le orme degli USA, l’Unione Europea approva il Chips Act, una massiccia iniezione di finanziamenti per la produzione interna di semiconduttori: obiettivo, garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e promuovere l’innovazione tecnologica.”
Negli ultimi anni, i governi di tutto il mondo hanno attuato misure per promuovere la produzione locale di chip, attraverso incentivi fiscali e finanziamenti. Recentemente, l’Unione Europea (UE) ha dato l’approvazione finale al Chips Act, un provvedimento volto a potenziare la capacità produttiva di semiconduttori all’interno dei suoi Paesi membri.
Il Chips Act, annunciato per la prima volta nel febbraio 2022, prevede l’investimento di 43 miliardi di euro (circa 47,5 miliardi di dollari) per aumentare la produzione di microchip nell’UE dal 10% attuale al 20% entro il 2030. Il Consiglio dell’UE ambisce inoltre che questo progetto “attragga investimenti, favorisca la ricerca e l’innovazione e prepari l’Europa per future crisi di approvvigionamento di chip”.
Nell’era della digitalizzazione, i chip sono alla base di numerose tecnologie, dagli smartphone ai server dei data center, alle applicazioni di storage. Si stima che entro il 2030 l’industria dei semiconduttori varrà 1.000 miliardi di dollari, un mercato enorme che l’UE intende sfruttare.
L’approvazione del Chips Act potrebbe ridurre significativamente la dipendenza europea da fornitori esteri, come la Cina, per la produzione di semiconduttori. “Con il Chips Act, l’Europa sarà all’avanguardia nella corsa globale ai semiconduttori”, ha affermato Héctor Gómez Hernández, Ministro spagnolo dell’Industria, del Commercio e del Turismo. “Possiamo già vederlo in azione: nuovi impianti di produzione, nuovi investimenti, nuovi progetti di ricerca. E nel lungo termine, contribuirà alla rinascita della nostra industria e alla riduzione della nostra dipendenza dall’estero.”
L’approvazione finale del Chips Act da parte dell’UE segue quella del CHIPS and Science Act da parte degli Stati Uniti. Quest’ultimo, firmato dal Presidente Biden nel 2022, ha destinato all’industria dei semiconduttori statunitense 52 miliardi di dollari in finanziamenti e crediti d’imposta, di cui 39 miliardi accantonati per iniziative di produzione di semiconduttori. Le domande di finanziamento sono state aperte per la prima volta nella primavera del 2023.
In un mondo sempre più digitalizzato, l’approvvigionamento sicuro di semiconduttori diventa una questione strategica per le economie globali. Con l’approvazione del Chips Act, l’Unione Europea fa un passo significativo per garantire l’autosufficienza in questo settore chiave, promuovendo al contempo l’innovazione e la crescita economica. Resta da vedere come l’industria risponderà a questi incentivi e come cambieranno le dinamiche globali della produzione di chip.