OpenAI potrebbe anticipare Google I/O e presentare il suo motore di ricerca basato su ChatGPT il 13 maggio, offrendo un’esperienza di ricerca contestuale e alimentata dall’IA.

Secondo fonti recenti, OpenAI si prepara a lanciare un nuovo motore di ricerca basato su ChatGPT, con l’intenzione di sfidare direttamente Google Search. Questo annuncio potrebbe arrivare addirittura prima del Google I/O, l’evento annuale di Google dedicato agli sviluppatori, previsto per il 14 maggio, dove si discuteranno le ultime innovazioni in materia di intelligenza artificiale.

La scelta di OpenAI sembra essere una strategia calcolata per catturare l’attenzione del pubblico e dei media un giorno prima del grande evento di Google, fissando così il proprio annuncio per lunedì 13 maggio. Nonostante OpenAI non abbia confermato ufficialmente queste voci, l’anticipazione crea un vivace dibattito nell’ambiente tecnologico e aumenta le aspettative sulle capacità del nuovo motore di ricerca.

Il motore di ricerca basato su ChatGPT di OpenAI dovrebbe rivoluzionare il modo in cui gli utenti interagiscono con la ricerca online. A differenza della ricerca tradizionale, il nuovo strumento promette di fornire risposte contestuali, utilizzando l’intelligenza artificiale per analizzare e sintetizzare informazioni da diverse fonti web, parte delle quali potrebbero derivare dalla collaborazione con Microsoft Bing.

Tutto questo sviluppo si posiziona come concorrente diretto della “Search Generative Experience” di Google, mettendo in luce la crescente competizione nel settore delle tecnologie basate sull’intelligenza artificiale. Un recente sondaggio di ha evidenziato una certa curiosità del pubblico verso le esperienze di ricerca gestite dall’IA, anche se persiste una certa riluttanza a fidarsi completamente delle risposte fornite da questi nuovi sistemi rispetto alle ricerche condotte sui canali tradizionali.

La sfida per OpenAI non si limita solo a lanciare un prodotto innovativo; l’azienda deve anche costruire e mantenere la fiducia dei consumatori. Superare Google, un colosso che domina il campo della ricerca online da anni, richiederà un’offerta convincente sia in termini di precisione che di utilità delle informazioni fornite.

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