Nonostante tutte le critiche ricevute, ChatGPT continua ad andare avanti. In particolare, sta convincendo i capi ad affidare sempre più compiti all’intelligenza artificiale, a scapito dei dipendenti umani.
Studenti, ricercatori e persino semplici utenti di internet: tutti usano ChatGPT. L’IA di OpenAI scrive così bene da ingannare gli scienziati e il suo successo è tale da rivoluzionare il mondo sotto i nostri occhi. A suo tempo vi avevamo detto che l’IA di OpenAI aveva il potenziale per sostituire alcune categorie di lavoratori. I risultati di un sondaggio condotto dal sito web ResumeBuilder rivelano che i dirigenti stanno già utilizzando ChatGPT nelle loro aziende.
Un sondaggio condotto su 1.000 dirigenti in merito al loro interesse per il ChatGPT ha prodotto risultati agghiaccianti: quasi la metà delle aziende intervistate ha iniziato a utilizzare il ChatGPT e quasi il 25% di esse ha già sostituito i dipendenti umani con l’IA di OpenAI. È ormai un fatto assodato: l’Intelligenza Artificiale sta riducendo i posti di lavoro.
Un quarto delle aziende sta sostituendo i propri dipendenti con chatGPT
Commentando questo fenomeno, un rappresentante di ResumeBuilder afferma: “C’è molta eccitazione per ChatGPT. Poiché questa nuova tecnologia è appena arrivata sul posto di lavoro, i dipendenti staranno sicuramente pensando a come influenzerà il loro attuale lavoro. I risultati di questo sondaggio mostrano che i datori di lavoro stanno cercando di semplificare alcune responsabilità lavorative con il ChatGPT”. Il chatbot può fare quasi tutto e questo si riflette nelle risposte date dai manager.
Il 66% dichiara di utilizzare il chatbot per scrivere codice informatico, il 58% dei capi chiede all’IA di scrivere testi, il 57% lo utilizza per il servizio clienti e il 52% per scrivere verbali di riunioni e altri documenti. Il fenomeno è ancora più evidente nei dipartimenti delle risorse umane. Secondo Fortune, “il 77% delle aziende che utilizzano ChatGPT dice di usarlo per scrivere descrizioni di lavoro, il 66% per scrivere richieste di colloquio e il 65% per rispondere alle candidature”. E la tendenza non accenna a invertirsi: i capi sono molto soddisfatti del lavoro svolto dall’IA. Il 55% di loro ritiene che la qualità fornita sia eccellente.