ChatGPT, il chatbot rivoluzionario di OpenAI, ha sedotto oltre 100 milioni di utenti di Internet, una conquista sorprendente per i suoi sviluppatori. Tuttavia, questa vittoria ha un costo elevato.
ChatGPT, il chatbot che ha aperto la strada all’intelligenza artificiale dei consumatori dal novembre 2022, non ha bisogno di presentazioni. Il modello linguistico sviluppato da OpenAI è un successo inarrestabile, con una crescita esponenziale della sua base di utenti. Il fatto che sia liberamente disponibile è una parte importante della sua popolarità, ma per la startup c’è un grosso prezzo da pagare.
La società di consulenza SemiAnalysis ha analizzato da vicino i costi di gestione e di addestramento di modelli linguistici di grandi dimensioni come GPT-4. Secondo gli analisti, Google può davvero temere per la sua posizione di leader nella ricerca online. Se modelli linguistici come ChatGPT venissero integrati direttamente nei motori di ricerca, l’azienda di Mountain View potrebbe dire addio a 30 miliardi di dollari di profitti. Detto questo, per prendere il posto del leader, sarebbe necessario realizzare un’infrastruttura sostanziale, e questo avrebbe un prezzo.
Giornalmente, l’infrastruttura di ChatGPT comporta ai suoi creatori una spesa di 700.000 dollari
Per ammissione degli stessi esperti, stimare il costo di gestione di ChatGPT non è un compito facile. Tuttavia, Patel e Afzal hanno proposto una cifra di 694.444 dollari al giorno solo per l’infrastruttura. Infatti, per far funzionare il suo modello linguistico, OpenAI utilizzerebbe non meno di 28.936 GPU NVIDIA A100 dedicate all’apprendimento automatico. Secondo gli esperti, ogni richiesta fatta a ChatGPT costerebbe alla startup circa 0,33 centesimi.
Microsoft include ChatGPT in tutti i suoi prodotti e servizi e sfrutta appieno la tecnologia di OpenAI, ma i costi operativi sono troppo elevati per essere redditizi. Si dice che Redmond stia progettando un proprio chip per l’intelligenza artificiale, il cui nome in codice è Athena. Google, dal canto suo, sta finalmente decidendo di reagire con il proprio chatbot, Bard.