Il Ministro dell’Economia, Giorgetti, rivela una proposta innovativa per rinnovare il sistema di pagamento del Canone Rai, passando da una tariffa energetica a una tariffa mobile.
In Italia, il pagamento del Canone Rai, una tassa obbligatoria destinata a finanziare il servizio pubblico radiotelevisivo, ha rappresentato una questione critica per decenni. Da anni, la tassa viene addebitata direttamente sulla bolletta dell’elettricità, distribuita in rate mensili da gennaio a ottobre. Tuttavia, questo sistema potrebbe subire un cambio radicale se le recenti proposte del Ministro dell’Economia, Giorgetti, dovessero essere approvate.
La questione del Canone Rai ha assunto rilevanza internazionale negli ultimi tempi, attirando l’attenzione dell’Unione Europea, che ha esortato l’Italia a slegare la tassa dalle bollette dell’energia elettrica. Nonostante l’opzione di esenzione annuale per gli utenti senza apparecchi televisivi, ogni famiglia italiana è attualmente tenuta a pagare il Canone una volta all’anno. Il sistema attuale prevede un addebito fisso di 9 euro al mese per dieci mesi.
Tuttavia, il Ministro Giorgetti ha aperto la discussione su un’innovativa proposta che potrebbe trasformare la modalità di pagamento del Canone Rai, suggerendo che potrebbe essere incluso nelle tariffe mensili della telefonia mobile. Questa idea è motivata dal crescente uso di dispositivi mobili, come smartphone, tablet e notebook, per accedere ai contenuti multimediali della Rai, rispetto al tradizionale uso del televisore.
L’inclusione del Canone Rai nelle tariffe mobili rappresenterebbe un passo significativo verso un sistema più equo e efficiente. Considerando la natura fissa del Canone, l’unica via per ridurre l’onere finanziario per gli utenti è richiedere un’esenzione.
Questo potenziale cambiamento del sistema di pagamento del Canone Rai rappresenterebbe un punto di svolta importante nella gestione della tassa televisiva in Italia. Sebbene l’ipotesi della tariffazione mobile debba ancora essere confermata, potrebbe segnare un passaggio significativo nella modernizzazione del sistema di pagamento del servizio pubblico radiotelevisivo italiano.
Seguiremo la questione ed appena ci saranno degli aggiornamenti vi informeremo.