Blue Origin, fondata da Jeff Bezos, punta a una presenza globale alla ricerca di una struttura di lancio internazionale, nuove acquisizioni e partnership.

La competizione per la colonizzazione dello spazio continua a crescere, con i miliardari che guidano la corsa. Blue Origin, l’azienda aerospaziale fondata da Jeff Bezos, prevede di espandere le sue operazioni in Europa e oltre, secondo quanto riportato dal Financial Times.

Attualmente, Blue Origin ha stabilite le sue strutture principali in Texas, Washington, Florida e Alabama. L’espansione progettata punta a cercare un sito per una struttura di lancio internazionale, anche se la posizione specifica non è ancora stata determinata. Oltre alla ricerca di un nuovo sito di lancio, l’azienda sta cercando anche nuove opportunità di acquisizioni e partnership al di fuori degli Stati Uniti in vari settori, tra cui la produzione e il software.

“Stiamo cercando tutto ciò che possiamo fare per acquisire, scalare e servire meglio i nostri clienti”, ha affermato Bob Smith, CEO di Blue Origin. Smith ha sottolineato che l’obiettivo non è necessariamente una questione di dimensioni, ma più di accelerare la roadmap di ciò che sta cercando di fare.

L’anno scorso, Blue Origin ha acquisito la Honeybee Robotics di New York, una mossa che si è dimostrata vincente. Questa azienda di robotica spaziale ha contribuito a ottenere un contratto da 3,4 miliardi di dollari per Blue Origin per la costruzione del lander lunare della terza missione Artemis della NASA. In contrasto, SpaceX, l’azienda di Elon Musk e principale concorrente di Blue Origin, si occupa del primo e del secondo atterraggio lunare di Artemis.

Nonostante Blue Origin sia stata la prima azienda a lanciare, far atterrare e riutilizzare con successo un razzo, ha subito ritardi significativi nella costruzione dei suoi veicoli spaziali rispetto a SpaceX. Tuttavia, l’azienda di Bezos spera che una maggiore presenza globale le permetterà di recuperare il terreno perduto.

Inoltre, il Project Kuiper di Amazon, un’iniziativa per lanciare una costellazione di satelliti per la banda larga a bassa orbita terrestre, prevede di utilizzare il razzo New Glenn di Blue Origin per almeno 12 lanci tra il 2024 e il 2029. Questo dopo alcuni anni di ritardi che hanno ostacolato il progresso di Blue Origin.

L’annuncio di Blue Origin segna un altro capitolo nella corsa allo spazio guidata dai miliardari, un’industria emergente in rapido sviluppo che promette di ridefinire il futuro del viaggio, dell’esplorazione e della colonizzazione dello spazio.

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