La funzionalità conversazionale avanzata di Bing Chat, potenziata da GPT-4 di OpenAI, ha introdotto nuovi rischi per gli utenti, con software dannosi nascosti tra gli annunci.

Bing Chat, lanciato da Microsoft nel febbraio 2023 come valida alternativa a Google, prometteva un’esperienza di ricerca rivoluzionaria. Tuttavia, è emerso un grave problema di sicurezza: gli annunci pubblicitari, che si sono infiltrati tra le risposte del chatbot, sono diventati veicoli per la distribuzione di malware.

L’introduzione degli annunci in Bing Chat è avvenuta nel marzo 2023, un tentativo da parte di Microsoft di monetizzare questa innovativa piattaforma. A differenza dei tradizionali motori di ricerca che visualizzano annunci statici, Bing Chat, grazie alla sua natura conversazionale, ha aperto una nuova frontiera per gli annunci – ma anche per le minacce.

Il team di ricercatori di Malwarebytes, una nota società di sicurezza informatica, ha identificato alcuni di questi annunci come vettori di malware. In un caso specifico, gli utenti che cercavano informazioni su come scaricare l’utilità “Advanced IP Scanner” venivano presentati con un link sponsorizzato. Questo link, al posto del legittimo software, indirizzava verso una versione dannosa che, una volta scaricata, avrebbe infettato il dispositivo dell’utente.

Peggiorando ulteriormente la situazione, la campagna malevola non è stata orchestrata da un singolo malintenzionato, ma piuttosto è risultato della compromissione dell’account pubblicitario di un’azienda australiana legittima. Questo account compromesso è stato utilizzato per creare annunci mirati, non solo per l’utility IP Scanner, ma anche per un gestore legale chiamato “MyCase”, potenzialmente mettendo a rischio un ampio spettro di utenti.

Quando gli utenti facevano clic sull’annuncio infetto, venivano indirizzati a un sito clone dell’originale, ingannati attraverso una tecnica chiamata typosquatting. Il software scaricato, invece di essere l’auspicato strumento, conteneva malware progettato per sottrarre dati personali.

Questa rivelazione mette in luce la fragilità dei sistemi pubblicitari online e solleva domande sull’efficacia delle misure di sicurezza implementate da Bing Chat e Microsoft.

Di fronte a tali minacce, è essenziale che gli utenti restino vigili. È cruciale esaminare con attenzione gli URL e le fonti prima di scaricare o cliccare su qualsiasi contenuto.

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Carolina Napolano
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