Un nuovo capito nell’eterna lotta delle Big Tesg: ASUS accusa Samsung di aver sfruttato indebitamente tecnologia protetta da brevetto per il Galaxy Z Flip 5.
L’industria tecnologica, con le sue evoluzioni frenetiche, non è estranea alle dispute legali riguardanti la violazione di brevetti. L’ultimo episodio in ordine di tempo vede come protagonisti due colossi del settore: ASUS e Samsung. Il produttore taiwanese ha, infatti, avviato una causa formale contro l’azienda coreana accusandola di aver utilizzato, senza licenza, tecnologie brevettate da ASUS stessa in alcuni dei suoi modelli più recenti, tra cui il noto Galaxy Z Flip 5.
Il cuore del contendere risiede nella tecnologia di comunicazione 4G e 5G. Secondo ASUS, Samsung ha incorporato nei suoi dispositivi innovazioni coperte da brevetti specifici dell’azienda taiwanese, senza aver previamente acquisito le necessarie licenze. Ciò che rende ancor più complessa la situazione è che ASUS afferma di aver tentato una risoluzione extragiudiziale, cercando un accordo amichevole con Samsung. Tuttavia, queste discussioni non hanno portato a una soluzione condivisa, spingendo ASUS a rivolgersi alla giustizia per la tutela dei propri diritti.
Ma non si tratta solo di una causa. ASUS ha deciso di andare avanti su due fronti, avviando un ulteriore procedimento legale in Texas. In questo caso, la contesa si concentra su un singolo brevetto di comunicazione wireless, identificato come brevetto statunitense n. 10.187.878.
Il valore e l’importanza di questo brevetto non sono da sottovalutare. Esso viene considerato essenziale e ha un impatto su un vasto numero di smartphone 4G e 5G prodotti da Samsung. Data l’importanza del brevetto in questione e la vastità del portfolio di prodotti Samsung coinvolti, non sorprende che gli esperti del settore prevedano che il contenzioso si protrarrà per anni. La strada della giustizia, soprattutto in casi così complessi e con in gioco interessi economici di tale portata, è tortuosa. Samsung, nel caso venisse condannata in primo grado, avrebbe la possibilità di opporsi con ricorsi e appelli, potendo arrivare, come extrema ratio, alla Corte Suprema degli Stati Uniti.
Questo non è, ovviamente, il primo caso di questo tipo nel mondo tech. Uno degli scontri legali più celebri e prolungati del settore ha visto come protagonisti Samsung e Apple, due veri e propri giganti in continua competizione.