La navicella spaziale Artemis I Orion della NASA è tornata al Kennedy Space Center, dopo aver completato il suo viaggio di 1,4 milioni di chilometri verso la Luna e ritorno. Il ritorno a casa è avvenuto lo scorso 30 dicembre. Ricordiamo che Artemis I è precipitata nell’Oceano Pacifico l’11 dicembre e dopo che la Marina statunitense ha recuperato il veicolo per equipaggio (ma senza equipaggio per questa missione) e lo ha portato alla base navale di San Diego il 13 dicembre, la capsula ha intrapreso un viaggio via terra verso la Florida iniziato il giorno successivo.
Il viaggio di Artemis I era iniziato il 16 novembre con un lancio notturno a bordo del razzo di nuova generazione Space Launch System della NASA, dopo diversi rinvii dovuti a problemi tecnici e metereologici. La missione è stata definita un successo, portando soddisfazione fin dai primi momenti e dai primi test condotti.
Ora che Orion è tornata al Kennedy Space Center, la NASA rimuoverà lo scudo termico della navicella in modo da poter condurre un’analisi approfondita del componente e determinare esattamente come si è comportato durante il rientro in atmosfera. Inoltre l’agenzia rimuoverà anche i manichini di prova che sono stati inviati a bordo di Orion per raccogliere dati su come il viaggio sulla Luna potrebbe influenzare gli esseri umani. Continuano dunque gli studi e l’analisi dei dati, in vista delle future missioni.
C’è infatti ancora molto da aspettarsi nel corso dell’anno anche se il lancio di Artemis II non è previsto prima del 2024. La NASA ha promesso di annunciare l’equipaggio di quattro persone della missione all’inizio del 2023. Artemis II preparerà il terreno per il primo atterraggio umano sulla Luna dopo la fine del programma Apollo nel 1972 e per il progetto di una presenza permanente della NASA sulla Luna.