Aqara Dual Relay Module T2 è un relè domotico smart da 86mm che gestisce contatti puliti e carichi connessi, compatibile con HomeKit, Matter e hub Zigbee 3.0.

Possiamo finalmente recensire il componente più importante da installare nel nostro ecosistema Aqara: Dual Relay Module T2 è modulo relè smart che permette di controllare non solo i carichi direttamente connessi alla rete elettrica ma, grazie alla gestione dei contatti puliti, permette di domotizzare qualsiasi apparecchio di casa. Interruttori per l’illuminazione, tende e tapparelle con controllo a parete, termostati e caldaie, cancelli e garage sono solo alcuni dei più comuni dispositivi che utilizziamo tutti i giorni tramite i pulsanti a muro o con i telecomandi. Grazie a Relay T2 abbiamo la possibilità di aggiungere il controllo domotico al sempre ottimo comando manuale: integrare nell’app Aqara più relè, uno per ogni differente utilizzatore, è l’ultimo passo per il completamento della nostra casa 2.0! 

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Caratteristiche e setup iniziale

Dual Relay Module T2 è un relè a doppia modalità di contatto. La prima, “contatto pulito” o “dry contact” sfrutta l’invio di un segnale o impulso che serve per operare l’apertura o la chiusura di un circuito senza che ci sia passaggio di corrente sulla linea in uscita. Connettendo il ponticello rosso, T2 può essere commutato dalla modalità asciutta a quella con il “carico connesso” o “wet contact”.

Il relè T2 modello DCM-K01 supporta in ingresso una corrente AC 100-250V, 50/60Hz di massimo 10A: il carico massimo è di 2500W 1A ovvero una grande lampada a incandescenza mentre, per una lampada LED il carico massimo è 250W 1A. Infine, attraverso la gestione InterLock, si possono controllare direttamente motori per tende e cancelli di massimo 1/4HP. In corrente continua DC 24-30V, il massimo carico di resistenza è 10A 300W mentre su DC 30-60V, il massimo è 1A 60W.

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L’installazione è sempre possibile direttamente nella scatola elettrica: grazie alle piccole dimensioni di Dual Relay Module T2 di 45.5×48×24 mm e alla speciale placca inclusa è possibile nascondere il device all’interno di una comune cassetta di derivazione 503 o 504, in corrispondenza dell’interruttore della luce oppure fissarla su una guida DIN standard. L’antenna è esterna al corpo, con una prolunga di circa 10 cm: in questo modo sarà possibile orientarla nella direzione dell’hub e in generale facilitare la comunicazione.

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Il relè T2 opera sul protocollo Zigbee attraverso le frequenze 2405-2475 MHz: per il corretto funzionamento è necessario integrarlo in un hub domotico che supporti tale trasmissione.

Camera Hub G2H Pro

Abbiamo deciso di gestire il nostro ecosistema Aqara attraverso Camera Hub G2H Pro: si tratta del modello aggiornato rispetto al G2H standard fin’ora utilizzato. Le migliorie sono dedicate al protocollo Zigbee 3.0, nativamente integrato nella camera e nei metodi di archiviazione dei dati. G2H Pro ha un ultra grandangolo di 146° e può connettere fino a 128 sensori e controller Aqara o di ecosistemi di terze parti: la compatibilità risulta a tutto tondo grazie al supporto completo per Apple HomeKit con Secure Video 2, Amazon Alexa, Google Home e IFTTT .

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Ma perché abbiamo scelto come hub G2H Pro? La risposta è semplice: il riconoscimento intelligente e le maschere di protezione per la privacy. Quante volte abbiamo pensato di utilizzare il riconoscimento facciale per far avviare delle automazioni in casa: adesso sarà possibile effettuare queste analisi direttamente solo su punti specifici del campo visivo dell’ottica 1080p Full HD e senza che i dati vengano condivisi. Le zone di attività configurabili di Camera Hub G2H Pro hanno un mascheramento della privacy in locale: i flussi dati provenienti dalla videocamera sono crittografati e le registrazioni dei volti vengono archiviate nel proprio iCloud impedendo che siano quindi inviati ai server di terze parti.

Per quanto riguarda invece la videosorveglianza intesa come monitoraggio h24 7/7, G2H Pro permette l’archiviazione su scheda MicroSD, su NAS di rete attraverso la MicroSD installata o su iCloud, a patto che il nostro abbonamento sia da 50 GB o superiore. Infine, su cloud Aqara: senza abbonamento, se il piano scelto è “eventi di movimento 7-10 secondi” oppure con abbonamento se necessitiamo di un flusso continuo.

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C’è infine da ricordare sempre che, gli hub Aqara funzionano localmente anche in caso di perdita di segnale WiFi: se dovessimo avere problemi alla rete dati, le automazioni e le scene procederebbero senza problemi, poiché il segnale non deriva dal modem, ma proprio dall’hub. Questo è un parametro fondamentale da valutare: le tapparelle che si abbassano quando il sole inizia a picchiare sui sensori devono operare in base alle condizioni ambientali registrate da un sensore di luminosità, non dalla rete. Stesso discorso per i pavimenti riscaldanti o per gli impianti dell’aria: l’accensione o lo spegnimento dipende sempre dalla temperatura, registrata localmente da un termometro, non certo da un segnale della rete dati.

Se impostiamo quindi il nostro ecosistema su un protocollo locale, come ZigBee, tutto farà il suo corso a prescindere dalla nostra presenza e dalla connettività: il risparmio economico in bolletta si farà certamente sentire dopo un paio di mesi di ottimizzazione e, il costo dell’hub sarà ripagato in pochissimo tempo. G2H Pro è solo uno dei possibili hub del brand: per chi non intende avere il monitoraggio video, può acquistare un hub diverso, per esempio quello dotato di compatibilità Matter Aqara Hub M3, così da rendere ancora più ampia l’interoperabilità.

Carico connesso – wet contact –

Vediamo adesso la prima tipologia di utilizzo del relè domotico, ovvero con il carico connesso: in questa modalità abbiamo la possibilità appunto di mantenere corrente sul circuito che deve gestire Relay T2. E’ il più classico caso di interruttori a muro per l’accensione e lo spegnimento dell’illuminazione, prese di corrente che attivano o disattivano impianti di deumidificazione o ventilazione e in generale tutto quello siamo abituati a spegnere e accendere tramite comando a muro.

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Nell’immagine sopra si può vedere il modulo installato: L e N ovvero Fase e Neutro sono l’alimentazione da rete elettrica a 220V per il modulo stesso, Lout e Lin sono rigorosamente CON ponticello (poiché proprio in modalità umida, con passaggio di corrente -wet-). Nel nostro caso, abbiamo connesso una piantana, per il controllo dell’accensione e spegnimento della stessa. Grazie al monitoraggio della corrente integrato nel relè, possiamo controllare i consumi e per esempio spegnere la lampada dopo un certo quantitativo di elettricità consumata o un tempo predefinito. Aggiungendo uno scenario che comprende la temperatura, T2 può far accendere un deumidificatore o un ventilatore: in qualsiasi caso, la portata massima del carico non può supportare 2500W e 10A

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Contatto pulito – dry contact –

Analizziamo ora con la seconda tipologia di utilizzo: cosa significa contatto pulito? In parole povere, si tratta di un interruttore di segnale on-off, su-giù, destra-sinistra ecc… sul quale non passa corrente. Tale applicazione è ideale per fornire un comando a motori, porte da garage, serrande e altre apparecchiature. In questo caso, gli apparecchi hanno già una linea elettrica che li alimenta e, grazie al Relay T2, possiamo andare a attuare variazioni di stato tramite impulsi elettrici: il caso più semplice è quello della gestione di ante, battenti o più in generale porte, che hanno due stati, uno aperto e uno chiuso.

L’installazione nel mio appartamento è stata fatta per domotizzare una coppia di ante di persiane a battente: la situazione iniziale prevede una coppia di pulsanti a parete pre-esistenti per l’avanzamento dei motori delle ante. Tramite il pulsante su, se premuto, le persiane si aprono fino a raggiungere il fine corsa mentre, tramite il pulsante giù, i motori girano al contrario, fino al raggiungimento del fine corsa in chiusura totale. La situazione sarebbe stata identica per i classici avvolgibili/tapparelle o un cancello a doppia anta.

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Inserendo Dual Relay Module T2 tra i comandi a muro e la scheda di gestione del motore diventa possibile controllare tramite l’ecosistema Aqara le due persiane, senza compromettere il normale funzionamento manuale a muro. Nell’immagine sopra si può vedere il modulo installato: L e N ovvero Fase e Neutro sono l’alimentazione da rete elettrica a 220V per il modulo stesso, Lout e Lin sono rigorosamente SENZA ponticello (poiché proprio in modalità pulita, senza passaggio di corrente -dry, a secco-) e infine, L1 L2 S1 S2 e COM connettono i preesistenti pulsanti a pareti con i due ingressi sulla scheda elettronica del motore -che corrispondono a due comandi.

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L’operatività dei pulsanti a muro viene quindi mantenuta grazie all’impostazione in app su “interruttore di tipo Rocker“, ovvero On-Off e il “contatto modo Pulse“, ovvero simulando la pressione di 1000ms, cioè il tempo che una persona impiega per premere fisicamente il pulsante a muro. In app, in conclusione, si può definire una doppia interfaccia che corrispondere al controllo virtuale dei due pulsanti fisici a parete: nel mio caso, a parete, sono identificati da una freccia in su e una freccia in giù mentre, in app, si possono personalizzare con le icone più precise.

Il bottone che “apre” e quello che “chiude” sono stati scelti con l’icona più corrispondente possibile: per esempio, premendo a muro il “pulsante su”, si accende contemporaneamente l’icona della tenda aperta, esattamente come se premessimo in app l’icona “apre”. Sulla scheda del motore delle persiane, infatti, arriva quindi il solo comando o impulso sul circuito corrispondente all’attuazione di una delle due operazioni: può trattarsi del comando che apre i battenti fino a fine corsa o di quello che li richiude fino a serrare ma, come detto, può essere anche un su-giù fisico di un avvolgibile, di una saracinesca o di qualsiasi altro attuatore.

Considerazioni finali

La qualità costruttiva dei dispositivi Aqara è ben nota: il corpo di Dual Relay Module T2 é robusto, solido e offre una protezione contro il surriscaldamento. I morsetti serrano molto bene e la guida DIN si incastra perfettamente: anche se si tratta di un componente che si va a nascondere in una scatola di derivazione, questo relè Aqara risulta realizzato a regola d’arte.

L’integrazione con l’app Aqara avviene in una manciata di secondi: basta alimentare i due terminali di fase e neutro per accenderlo e, una volta premuto l’unico pulsante fisico, T2 viene immediatamente riconosciuto. Ma il vero apprezzamento per questo device va alla sconfinata quantità di utilizzi e scenari che permette di creare: la personalizzazione delle impostazioni per il contatto umido o per il contatto pulito apre un mondo di scene ed automatizzazioni. Qualsiasi sia il nostro ecosistema di casa, da Alexa a Google Assistant, da Matter a Apple HomeKit, tutto diventa a portata smartphone.

Ad ogni Dual Relay Module T2 che si installa in casa, il nostro impianto elettrico tradizionale diventa via via più smart: domotizzare non significa mai escludere e, proprio per questo, T2 permette sempre il normale funzionamento a parete a cui viene aggiunto il medesimo controllo fatto in remoto da smartphone o in automatico. Tutte le persone che adottano una soluzione a relè smart quindi mantengono il controllo di casa con le pulsantiere standard, ma vanno a rendere disponibile anche un controllo intelligente. C’è un’importantissimo parametro da valutare: a differenza del principale e più economico relè Shelly, che non richiede un hub poiché opera sulla normale rete WiFi, Dual Relay Module T2 ha bisogno di un hub perché opera sul protocollo ZigBee. Questo può far storcere il naso nella fase iniziale: l’esborso economico è superiore, ma è molto superiore la solidità della struttura creata, che garantisce un funzionamento anche offline.

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Tommaso Matteini
Appassionato di tecnologia e informatica, sono da sempre l’amico da chiamare per ogni tipo di consulenza relativa al mondo del digitale. Finalmente mi sono deciso a diventare un blogger per fare quello che più mi piace: condividere con gli altri le mie passioni