Secondo le indiscrezioni, Apple sta sviluppando un chip per server AI personalizzato basato su TSMC N3E per ridurre la dipendenza da fornitori esterni come NVIDIA e Intel. Il chip potrebbe essere utilizzato per potenziare le capacità di intelligenza artificiale su dispositivi futuri e sui servizi cloud.
Apple sembra intenzionata a consolidare ulteriormente la sua autonomia nel settore tecnologico. Nota per la produzione di propri chip destinati a smartphone, tablet, notebook e smartwatch, l’azienda esplora ora nuovi orizzonti con il potenziale lancio di una piattaforma di server dedicati all’intelligenza artificiale.
Secondo recenti rivelazioni di un leaker cinese, Apple sarebbe al lavoro su un sistema di server AI personalizzato. Le informazioni indicano che il progetto si trova in una fase avanzata e che la produzione potrebbe prendere il via nel 2025. Sebbene non si conoscano ancora nome e specifiche tecniche del processore, è probabile che utilizzi la tecnologia a 3 nanometri di TSMC, nota come TSMC N3E. Questa stessa tecnologia verrà impiegata anche nella produzione degli A18 e A18 Pro, destinati rispettivamente ad iPhone 16 e a iPhone 16 Pro, nonché nei futuri chip Qualcomm Snapdragon 8 Gen 4 e MediaTek Dimensity 9400.
Il contesto in cui emerge questa notizia non sorprende. Le recenti voci suggeriscono che iOS 18 e macOS 15 saranno dotati di funzioni generative di intelligenza artificiale. L’investimento di Apple nell’espansione della sua capacità di elaborazione cloud mira a integrare le risorse di intelligenza artificiale nei dispositivi tramite internet.
Interessante notare che, secondo le stesse fonti, iPhone 16 e iPhone 16 Pro elaboreranno le funzioni AI direttamente sul loro hardware, senza necessità di connessione al cloud. Questo suggerisce che Apple potrebbe voler estendere simili capacità anche ai modelli più vecchi, attraverso soluzioni di cloud computing.
L’eventuale ingresso di Apple nel settore dei server AI rappresenterebbe un importante sviluppo per l’azienda nella riduzione della sua dipendenza da soluzioni di altre aziende. Con giganti come NVIDIA, AMD, Intel e Google che dominano questo segmento, l’arrivo di Apple potrebbe intensificare la competizione già accesa.