La Commissione europea vuole vederci chiaro sulle ultime mosse di Apple contro Epic Games, creatore del gioco Fortnite. Ecco cosa significa per la concorrenza nel mercato digitale.
La Commissione europea ha posto il mirino su Apple, sollecitando il colosso tecnologico a fornire ulteriori dettagli riguardo le sue azioni nei confronti di Epic Games, la casa produttrice di Fortnite, noto non solo per essere uno dei giochi più diffusi al mondo ma anche per il suo conflitto aperto con Apple. “Abbiamo richiesto ulteriori spiegazioni ad Apple ai sensi del Digital Markets Act (DMA)”, ha comunicato un portavoce dell’UE, mostrando la volontà dell’Europa di vigilare sull’aderenza alle proprie regolamentazioni tecnologiche.
La questione si concentra sul tentativo di Epic Games di introdurre il proprio store online su dispositivi iPhone e iPad in Europa, un’iniziativa bloccata da Apple. Le autorità europee ora indagano sulla possibile violazione delle regole del mercato unico digitale da parte di Apple, nel contesto di una battaglia legale che si trascina dal 2020.
Il nucleo della disputa risiede nella decisione di Epic Games di offrire Fortnite tramite l’App Store con un sistema di pagamento in-app proprietario, aggirando così la “Apple Tax”, ossia le commissioni tra il 15% e il 30% che Apple incassa sull’elaborazione dei pagamenti in-app. Apple ha risposto chiudendo l’account di sviluppatore di Epic non solo negli USA ma anche in altri mercati, sostenendo una violazione delle normative dell’App Store.
La causa legale che ne è seguita ha costretto Apple a facilitare per gli sviluppatori la possibilità di indirizzare i clienti verso sistemi di pagamento di terze parti, benché Epic non sia riuscita a far imporre ad Apple l’installazione del proprio App Store sugli iPhone. In un segno di possibile riconciliazione, Apple ha offerto a Epic un nuovo account per sviluppatori nell’UE, in linea con le modifiche introdotte dal DMA. Tuttavia, questo account è stato successivamente revocato da Apple, che ha citato precedenti violazioni contrattuali da parte di Epic come motivo della decisione.
Epic Games, dal canto suo, accusa Apple di adottare queste misure per “vendetta”, a seguito delle critiche espresse dall’azienda nei confronti delle politiche di Apple. La richiesta di chiarimenti da parte dell’UE apre un nuovo capitolo in questa saga giuridica, mettendo in luce le tensioni tra grandi aziende tecnologiche e le regolamentazioni volte a promuovere la concorrenza e l’innovazione nel mercato digitale europeo. La situazione rimane fluida, e gli occhi del settore sono puntati su come Apple risponderà alle pressioni dell’UE e quali saranno le future mosse di Epic Games in questo complesso teatro normativo e commerciale.