Apple sta investendo pesantemente nell’intelligenza artificiale generativa, assumendo esperti da Google e aprendo un laboratorio di ricerca in Svizzera. L’obiettivo è sviluppare tecnologie che sfruttano l’intelligenza artificiale per generare contenuti come testi, immagini e video direttamente sui dispositivi Apple.

Dal 2018, Apple ha notevolmente incrementato il suo impegno nel campo dell’intelligenza artificiale, reclutando numerosi esperti in materia, inclusi almeno 36 specialisti provenienti da Google. Questo dato emerge da un’analisi approfondita effettuata dal Financial Times, che ha esaminato centinaia di profili LinkedIn, annunci di lavoro e documenti di ricerca relativi a Apple.

Il principale gruppo di intelligenza artificiale di Apple opera in California e Seattle. Di recente, la società ha ampliato le sue operazioni includendo anche uffici a Zurigo, con l’apertura del “Vision Lab”. Qui si concentra sulla ricerca e sviluppo di tecnologie di intelligenza artificiale generativa avanzate, con particolare attenzione ai modelli che integrano input testuali e visivi. Sviluppi che riflettono un chiaro interesse verso applicazioni simili a quelle di ChatGPT di OpenAI.

Importanti figure come John Giannandrea, ex capo di Google Brain, Samy Bengio, attuale direttore senior della ricerca su intelligenza artificiale e machine learning, e Ruoming Pang, che guida il team Foundation Models di Apple, hanno lasciato Google per unirsi al gigante di Cupertino, sottolineano l’impegno di Apple nel rafforzare le sue capacità nel settore AI, con un focus particolare sui modelli linguistici di grande dimensione e il riconoscimento vocale tramite AI.

La strategia di Apple è quella di implementare le funzioni AI on-device, per migliorare la privacy degli utenti, il che eviterebbe la dipendenza dai servizi cloud e riflette l’impegno di Apple, come dichiarato da Tim Cook, verso un investimento responsabile nella tecnologia. In termini di ricerca, Apple ha acquisito Perceptual Machines nel 2016. La startup, fondata da Ruslan Salakhutdinov e due suoi studenti della Carnegie Mellon University, si concentrava sul rilevamento generativo di immagini tramite AI. Salakhutdinov, noto per il suo lavoro su reti neurali e formatosi sotto Geoffrey Hinton all’Università di Toronto, ha diretto la ricerca su AI in Apple fino al 2020, per poi tornare alla Carnegie Mellon.

Con il prossimo rilascio di iOS 18, si prevede che Apple includerà funzionalità di intelligenza artificiale generativa in diverse applicazioni, tra cui Siri, Spotlight e Apple Music, tutte supportate da LLM “on-device”. Inoltre, emergono voci su potenziali collaborazioni future con entità come Google, OpenAI e Baidu, che potrebbero ampliare ulteriormente le capacità AI di Apple nei suoi dispositivi.

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Team CEOTECH
La tecnologia dovrebbe arricchire la vita delle persone oltre a tutelare il pianeta.