Il nuovo chip Silicon Apple M3, pur mantenendo una configurazione simile, mostra risultati impressionanti, battendo il modello precedente M2 Pro.
L’ecosistema Apple è sempre stato un terreno fertile per l’innovazione e l’evoluzione tecnologica, e con l’introduzione del nuovo chip M3, sembra che l’azienda sia pronta a spostare ancora una volta i confini delle prestazioni. Recenti test su Geekbench 6 hanno messo in luce le incredibili capacità di questo processore, che, nonostante mantenga lo stesso numero di core per prestazioni ed efficienza del predecessore M2, è riuscito a superare e eguagliare l’M2 Pro in determinate categorie.
L’M3, l’ultimo arrivato nella famiglia dei chip Silicon di Apple, vanta quattro core dedicati alle prestazioni e altrettanti all’efficienza, con un totale di 8 core per la CPU, affiancati da una GPU a 10 core. Benché i punteggi Metal di Geekbench 6 non siano ancora stati svelati, abbiamo avuto modo di analizzare più da vicino i risultati dei test single-core e multi-core, scoprendo risultati notevoli.
Il chip M3 ha dimostrato di essere una vera e propria forza della natura nel test single-core, superando il 10-core M2 Pro di un significativo 16%. Questo straordinario risultato è probabilmente dovuto all’impiego di core ad alte prestazioni con una frequenza di clock più elevata, come si evince dalla frequenza di 4,05GHz registrata.
Ancora non sono disponibili informazioni sulla frequenza dei core dedicati all’efficienza, ma siamo certi che presto emergeranno ulteriori dettagli. Per quanto concerne il punteggio multi-core, i risultati sono più variegati: in alcune prove di Geekbench 6 l’M3 si è dimostrato all’altezza dell’M2 Pro, mentre in altre è stato superato dal SoC a 3 nm.
Parlando proprio di tecnologia a 3 nm, è plausibile pensare che sia stata proprio questa innovazione architetturale a consentire un incremento delle prestazioni mantenendosi entro i limiti di consumo energetico consigliati.
Certo, il modello a 12 core dell’M2 Pro avrà verosimilmente la meglio in termini di prestazioni multi-core, ma è impossibile ignorare il fatto che un modello base dell’M3 sia riuscito a raggiungere questi risultati.