Nonostante il recente lancio dell’M2 Ultra, Apple M3 Max alza nuovamente l’asticella, svelando potenzialità straordinarie nei test di benchmark.

È stato solo pochi mesi fa quando Apple ha svelato al mondo l’M2 Ultra, integrandolo nelle sue offerte di punta come il Mac Studio e la workstation Mac Pro. Ma, come dimostra il ritmo frenetico dell’innovazione tecnologica, ciò che è “top” oggi potrebbe non esserlo domani. A conferma di ciò, l’ultimo chip di Apple, l’M3 Max, ha sorpassato le prestazioni dell’M2 Ultra, pur essendo progettato principalmente per notebook ad alte prestazioni come i nuovi MacBook Pro da 14 e 16 pollici.

La velocità con cui il panorama tecnologico sta cambiando è davvero sbalorditiva. Subito dopo che le prime indiscrezioni sull’M3 base hanno mostrato che il SoC a 8 core ha superato l’M2 Pro a 10 core nelle prestazioni, nuove informazioni hanno fatto luce sulle prestazioni dell’M3 Max. Michael Burkhardt ha condiviso i punteggi di benchmark di Geekbench 6 per l’M3 Max, mostrando che il chip ha ottenuto un punteggio multi-core di 21.890, superando di poco l’M2 Ultra, che aveva raggiunto 21.292 punti.

Per mettere le cose in prospettiva, l’M2 Ultra dispone di un totale di 24 core, con una ripartizione di 16 core orientati alle prestazioni e 8 core dedicati all’efficienza. L’M3 Max, d’altro canto, ha varianti che includono 14 o 16 core, ma i dettagli precisi sulla variante testata non sono stati chiariti. Nonostante ciò, l’impresa dell’M3 Max nel superare un chip con un maggior numero di core orientati alle prestazioni è notevole.

Una delle ragioni potenziali dietro le prestazioni eccezionali dell’M3 Max potrebbe risiedere nella sua architettura a 3 nm, che potrebbe consentire al chip di operare a frequenze più elevate, contribuendo in tal modo ai risultati di benchmark sorprendentemente elevati. Tuttavia, ci sono ancora molte incognite. Variabili come il numero esatto di core della CPU, le temperature operative o il consumo energetico dell’M3 Max non sono state ancora rese note.

Nel contesto dei confronti, vale la pena notare che l’M2 Ultra, con le sue varianti GPU a 60 e 76 core, potrebbe avere un margine nei test legati alle prestazioni grafiche. Tuttavia, questo nuove rivelazioni mettono sicuramente in risalto l’impressionante evoluzione e l’innovazione che Apple sta portando nel campo dei chipset.

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Team CEOTECH
La tecnologia dovrebbe arricchire la vita delle persone oltre a tutelare il pianeta.