Secondo quanto riportato da Bloomberg, l’aggiornamento iOS 16.1.1 che Apple ha distribuito in Cina contiene un’aggiunta che non è stata inclusa nel rilascio per le altre regioni, ovvero limita a 10 minuti il periodo di tempo in cui un utente può ricevere file via AirDrop da persone che non hanno contatti. Prima di questa modifica, le persone potevano scegliere di ricevere AirDrop da chiunque a tempo indeterminato.
Gli attivisti e i manifestanti cinesi hanno utilizzato AirDrop come mezzo per aggirare le misure di censura online del Paese. In passato è stato ampiamente utilizzato durante le proteste pro-democrazia di Hong Kong per condividere le immagini degli scontri e di recente i manifestanti lo hanno utilizzato per diffondere messaggi di opposizione al governo cinese e denunciare il governo di Xi Jinping. Limitando l’opzione “tutti“, gli utenti avranno meno probabilità di ricevere messaggi da manifestanti casuali. In ogni caso, gli basterà riattivare l’opzione ogni pochi minuti.
Non è la prima volta che Apple introduce una funzione – o, in questo caso, una restrizione – esclusiva di una certa regione. Detto questo, in passato il gigante tecnologico è stato criticato per aver rispettato le regole volte a limitare il dissenso in Cina e per aver implementato cambiamenti che gli avrebbero garantito di rimanere nelle grazie del governo cinese. Più di recente, l’azienda avrebbe detto ai fornitori taiwanesi di assicurarsi che i componenti destinati alla Cina continentale non fossero contrassegnati dall’etichetta “Made in Taiwan” ma di annotarne l’origine come “Taipei cinese” o “Taiwan, Cina”.
Apple non ha spiegato perché la limitazione sia stata introdotta nel Paese ma ha dichiarato che non rimarrà un’esclusiva cinese. Secondo quanto riferito, pare infatti che l’anno prossimo Apple intenda estendere la nuova impostazione a tutti gli utenti del mondo per “mitigare la condivisione indesiderata di file“.