Sebbene Apple produca i propri SoC per i suoi iPhone già da diversi anni, l’azienda statunitense vorrebbe ora fare a meno di altri fornitori, utilizzando i propri chip per la connettività.
Secondo un nuovo rapporto di Mark Gurman di Bloomberg, Apple starebbe lavorando a un nuovo chip interno che alimenterebbe le funzionalità cellulari, attualmente supportate dal modem 5G di Qualcomm. Secondo Bloomberg, l’azienda sta anche sviluppando un proprio chip che sostituirà il chip Wi-Fi e Bluetooth di Broadcom.
Mentre Qualcomm ha recentemente dichiarato, nella sua conferenza stampa sugli utili del quarto trimestre del 2022, che intende fornire la “stragrande maggioranza” dei modem 5G per gli iPhone del 2023, Bloomberg sostiene che Apple utilizzerà i propri modem “entro la fine del 2024 o l’inizio del 2025”. Il primo iPhone a trarne vantaggio potrebbe essere l’iPhone 16, ma si prevede che Apple aspetterà fino al 2025 per produrre invece l’iPhone 17.
Apple vuole i propri chip per staccarsi da Qualcomm e Broadcom
Qualche giorno fa abbiamo appreso che l’iPhone SE 4 è stato cancellato, anche se avrebbe dovuto essere il primo a essere dotato di questo nuovo modem realizzato da Apple. Questo probabilmente non impedirà ad Apple di continuare a lavorare sui propri chip, che arriveranno direttamente sul prossimo iPhone 17.
Per il momento, l’analista Ming-Chi Kuo ha rivelato che i primi prototipi di chip di Apple non sono ancora all’altezza dei loro rivali, quindi ci vorranno ancora diversi anni prima che il gigante di Cupertino riesca a raggiungere la velocità necessaria.
Tuttavia, è chiaro che Apple vuole avere un maggiore controllo sui suoi prodotti e ridurre la sua dipendenza da aziende con le quali non è sempre in buoni rapporti. Il gigante tecnologico è stato coinvolto in un’aspra disputa sulle royalties con Qualcomm, che ha portato a un costoso accordo e Broadcom è nota per le sue dure negoziazioni.
Produrre i propri chip potrebbe quindi aumentare temporaneamente i costi di Apple, ma sarebbe molto più redditizio nel lungo periodo. Resta ora da vedere se Apple sarà in grado di eguagliare le prestazioni dei chip di aziende che da decenni sono specializzate nella connettività.