Apple ha rilasciato le beta Release Candidate per iOS 16.3 e iPadOS 16.3, tvOS 16.3, macOS Ventura 13.2 e watchOS 9.3 in vista della consegna del nuovo hardware il 24 gennaio.
Le beta sono disponibili per il download nell’Apple Developer Center dopo essersi iscritti al programma di beta testing. Le versioni beta pubbliche delle release arrivano generalmente poco dopo le loro controparti per sviluppatori, disponibili attraverso l’Apple Beta Software Program. Apple ha lanciato la seconda beta per sviluppatori di questi sistemi operativi il 11 gennaio.
Le beta di iOS 16.3 e iPadOS 16.3 Release Candidate hanno il numero di build 20D47, in sostituzione della build 20D5035i. La beta RC di watchOS 9.3 ha il numero di build 20S648, in sostituzione della build 20S5637h. Il numero di build di tvOS 16.3 è 20K6650, in aumento rispetto alla build 20K5637g.
Apple ha un numero di build separato per la versione 16.3 del software HomePod. È 20K649, in aumento rispetto a 20K5637g. Questo potrebbe essere dovuto al nuovo rilascio di HomePod e potrebbe convergere nuovamente con tvOS una volta rilasciato. È stata rilasciata anche una RC per iOS 15.7.3 da testare sui dispositivi che non supportano iOS 16.
I clienti Apple possono aspettarsi di vedere funzioni in iOS 16.3 che includono il supporto per le chiavi di sicurezza hardware.
Dopo le nuove beta per gli altri sistemi operativi, Apple ha lanciato la beta Release Candidate per gli sviluppatori di macOS Ventura 13.2. Il numero di build della beta Release Candidate è 22D49, da 22D5038i. Inoltre il gigante tecnologico di Cupertino ha anche rilasciato delle beta RC per i Mac più vecchi che non possono eseguire macOS Ventura. Queste includono le beta per macOS Big Sur 11.7.3 e macOS Monterey 12.6.3.
Finora, le beta di macOS 13.2 includono in gran parte il supporto per le chiavi di sicurezza fisiche come caratteristica principale, ma si pensa che l’aggiornamento si concentrerà probabilmente su correzioni di bug e patch di sicurezza.
Consigliamo vivamente agli utenti di non installare sistemi operativi beta, o software beta in generale, sui propri dispositivi principali, poiché è possibile che si verifichino problemi che potrebbero causare la perdita di dati. I tester dovrebbero invece utilizzare hardware secondario o non essenziale e assicurarsi di avere sempre backup sufficienti dei propri dati critici.