Dopo il ritorno di Bob Iger alla presidenza della Disney, si fa sempre più insistente la voce che Apple acquisterà la sua azienda.
Le voci più assurde riguardano il ritorno di Bob Iger alla guida della Disney. L’uomo che è stato a capo della casa di Topolino per quindici anni, dal 2005 al 2020, torna al timone dell’azienda. Secondo il Consiglio di amministrazione, la sua missione è trovare e formare il suo sostituto. Il tono della dichiarazione sembra leggermente allarmistico: “Il Consiglio ha stabilito che, mentre la Disney si imbarca in un periodo sempre più complesso di trasformazione dell’industria, Bob Iger si trova in una posizione unica per guidare la società in questo momento cruciale”.
Non ci è voluto molto perché le ipotesi più assurde circolassero sui social network. Una di queste è tuttavia plausibile, secondo fonti anonime che lavorano alla Disney. Bob Iger potrebbe vendere il gigante dell’intrattenimento ad Apple. Questa informazione, se vera, sarebbe una bomba. Un’acquisizione di questo tipo non è tecnicamente impossibile. La capitalizzazione di mercato della Disney è di circa 180 miliardi di dollari, mentre quella della Apple è di circa 2.385 miliardi di dollari. In altre parole, l’azienda Apple ha i mezzi per acquistare l’azienda di Mickey.
Questa operazione era prevista da tempo. Iger era amico di Steve Jobs quando quest’ultimo era amministratore delegato di Apple. Secondo i dipendenti Disney, Bob Iger sta prendendo in mano le redini dell’azienda con la missione di venderla, dato che questo tipo di operazione è nei geni del dirigente. Durante il suo primo mandato, Disney ha costruito un catalogo molto prestigioso acquistando Marvel, Pixar, Star Wars e 21st Century Fox nel 2019. Tante licenze che hanno reso la Disney il colosso mediatico che è oggi.
Apple avrebbe tutto da guadagnare dall’acquisizione di Disney. Il suo servizio di streaming video Apple+ diventerebbe in un colpo solo un colosso in grado di sfidare Netflix e i suoi 234 milioni di abbonati. L’accordo sarà autorizzato dalle autorità di regolamentazione statunitensi ed europee? Come nel caso dell’acquisizione di Blizzard da parte di Microsoft, questi ultimi temono che una tale concentrazione possa ostacolare la libera concorrenza.