Il gigante tecnologico Apple, nota per la sua ferocia nel difendere i propri diritti di proprietà intellettuale, ora si scontra con una centenaria associazione svizzera per una disputa sul logo. Un’azione da gigante contro piccoli produttori di frutta che solleva questioni sul “potere delle mele”.
Apple, attualmente la più grande azienda al mondo con una capitalizzazione di mercato di quasi 3 miliardi di dollari, è conosciuta per la qualità dei suoi prodotti e per la sua determinazione nel difendere i propri diritti di proprietà intellettuale. Ma le sue azioni non sono sempre così “gentili”. L’ultimo episodio riguarda una disputa sul logo con la Swiss Fruit Union, un’associazione centenaria che potrebbe essere costretta a cambiare il proprio stemma.
Apple ha una lunga storia di controversie legali, dall’accusa di uso non autorizzato di brevetti all’infame causa contro Samsung per aver copiato il design dell’iPhone, una disputa che costò a Samsung una multa di 500 milioni di dollari e la rimozione del Galaxy S dal mercato statunitense. In molti casi, le cause di Apple sembrano più un tentativo di monopolizzare certi aspetti del design che una legittima difesa dei diritti di proprietà intellettuale.
Di recente, l’azienda di Cupertino è stata al centro di una controversia con la società Prepear, la quale è stata costretta a modificare il proprio logo, ritenuto troppo simile a quello di Apple. Ora, una nuova disputa emerge dalla Svizzera.
Swiss Fruit Union, un’associazione che promuove la frutta svizzera da oltre 100 anni, ha recentemente rivelato una disputa con Apple che dura dal 2017. Il logo dell’Unione, una mela rossa con una croce bianca, è stato giudicato troppo simile a quello della Apple dopo un restyling del 2011. L’associazione svizzera ha definito le dispute sul logo di Apple come una forma di “prepotenza” da parte dell’azienda statunitense, che sembra voler monopolizzare tutto ciò che assomiglia a un frutto.
L’Organizzazione Internazionale per la Protezione delle Proprietà Intellettuali ha dato ad Apple una vittoria parziale nel 2022, ma la disputa è ancora in corso. L’Unione sottolinea che, se la causa sarà decisa a favore di Apple, entreremo in un “territorio molto scivoloso”, con potenziali ripercussioni per la promozione di qualsiasi prodotto a forma di mela.
Wired segnala che non è chiaro perché Swiss Fruit Union abbia deciso di rendere pubblica la controversia solo ora. Forse, si ipotizza, per tentare di mettere in guardia l’opinione pubblica contro quello che considerano un “comportamento inaccettabile” di Apple.
La questione che si pone è se Apple abbia o meno il diritto di monopolizzare l’immagine dei frutti. TTP ha precedentemente riportato che negli ultimi tre anni, Apple ha presentato più richieste di risarcimento per violazione di marchio rispetto a Microsoft, Google, Facebook e Amazon messi insieme.
Queste dispute sul logo Apple mettono in luce un lato meno favorevole dell’immagine dell’azienda, sollevando interrogativi sulla legittimità delle sue azioni. Sta Apple realmente cercando di proteggere la sua proprietà intellettuale o è un esempio di una grande azienda che esercita la sua potenza sui più piccoli? La risposta a queste domande è nelle mani dei tribunali e, forse, nell’opinione pubblica.