A partire da novembre, Apple permetterà l’utilizzo di componenti originali usate per riparare iPhone. L’obiettivo è di aumentare la longevità dei prodotti e ridurre l’impatto ambientale.
Apple sta ampliando le procedure del suo programma di fai da te e sta aggiungendo la possibilità per i consumatori di attivare i pezzi usati nelle riparazioni, a patto che non siano stati prelevati da dispositivi rubati. A partire dall’autunno, Apple implementerà un nuovo processo di attivazione dei pezzi che, a suo dire, “manterrà la privacy, la sicurezza e la protezione dell’utente dell’iPhone, offrendo al contempo ai consumatori più opzioni, aumentando la longevità del prodotto e riducendo al minimo l’impatto ambientale di una riparazione”. L’azienda modificherà il processo di attivazione dei componenti e impedirà l’uso di parti associate a un dispositivo con Activation Lock (Blocco di attivazione) attivato.
Si tratta di un’espansione e di una complicazione dell’attivazione dei componenti sostituiti da Apple nel software dopo una riparazione. Questa pratica è controversa, con i negozi di riparazione e i sostenitori del diritto alla riparazione che lamentano il fatto che limita le opzioni e genera un mucchio di rifiuti elettronici. Apple afferma che il blocco delle parti di iPhone rubate è stato richiesto dalle forze dell’ordine già da tempo.
Sempre in autunno, presumibilmente con iOS 18 e versioni associate, Apple amplierà la Cronologia ricambi e assistenza sui dispositivi per mostrare se una parte installata è nuova o usata. Apple afferma inoltre che a partire dall’autunno la calibrazione dei componenti Apple, nuovi o usati, avverrà dopo l’installazione del componente. L’attuale fornitura di parti di ricambio dell’azienda è costituita da un mix di parti nuove e ricondizionate. L’azienda ha confermato che non venderà pezzi usati e che i pezzi di ricambio possono essere recuperati da un dispositivo altrimenti inutilizzabile, a patto che Activation Lock non sia attivato.
Altri cambiamenti annunciati includono il fatto che le future versioni di iPhone potranno utilizzare sensori biometrici usati. Inoltre, i clienti e i fornitori di servizi non dovranno più fornire il numero di serie del dispositivo quando ordinano i pezzi dal Self Service Repair Store per le riparazioni che non prevedono la sostituzione della scheda logica. A parte la compatibilità con i nuovi pezzi usati, le procedure del programma rimangono sostanzialmente invariate.
Se un pezzo viene ordinato da Apple in seguito a un’autodiagnosi dell’utente, il cliente effettua l’ordine dei pezzi e degli strumenti utilizzando uno speciale negozio online. I consumatori dovranno restituire i pezzi “fondamentali” come fanno i centri di riparazione, per ricevere un credito sul prezzo di acquisto del pezzo iniziale. La complessità del lavoro di riparazione e il costo elevato dei pezzi di ricambio fanno sì che il programma di riparazione fai da te di Apple rimanga poco pratico per chi ha appena graffiato il display. Per quanto possa essere costoso rivolgersi a un riparatore autorizzato Apple, questa rimane la strada più economica in termini di costi, tempo e rischio di danneggiare ulteriormente il dispositivo.