In un aggiornamento della pagina di supporto Apple ha chiarito il numero di oggetti che possono essere tracciati nell’app Dov’è.
In un documento aggiornato ieri 11 gennaio 2024 sulla pagina di supporto Apple, l’azienda chiarisce il numero di dispositivi che possono essere tracciati mediante l’app Dov’è su iPhone, iPad e Mac. A partire da iOS 16 e iPadOS 16 il limite di oggetti è stato aumentato da 16 a 32, ma fin ora non era stato specificato sulle pagine del supporto.
Così ora è possibile leggere chiaramente che si possono aggiungere fino a 32 elementi in Dov’è e che “oltre agli AirTag e agli accessori di terze parti compatibili con la rete Dov’è […], gli AirPods Max contano come un elemento, gli AirPods e gli AirPods Pro di prima generazione contano come due elementi e gli AirPods Pro di seconda generazione contano come tre elementi”.
Pare che questa modifica sia stata richiesta da diversi utenti attraverso i canali di feedback, poiché alcuni dispositivi dell’azienda contano come due o addirittura tre oggetti. L’app consente di tenere traccia anche degli accessori di terze parti, purché siano compatibili e certificati dall’azienda di Cupertino.
Una volta aggiunti all’app, gli utenti possono tracciare i loro oggetti su una mappa fornita all’interno della scheda Oggetti su dispositivi iPhone, iPad e Mac.
A tal proposito ricordiamo come Apple abbia dovuto prendere alcuni provvedimenti, mediante aggiornamenti, per evitare che gli AirTag e la funzione di localizzazione venissero utilizzati in modo improprio, dopo diverse denunce secondo le quali il dispositivo veniva utilizzato dagli stalker per pedinare le loro vittime; allo stesso tempo è giusto anche ricordare come spesso proprio l’AirTag sia stato fondamentale non solo per ritrovare oggetti smarriti nella quotidianità, ma anche in occasioni eccezionali, come quando ha aiutato a localizzare dei ladri di gioielli e addirittura animali in difficoltà, oltre che essere stato impiegato dalle forze di polizia in casi eccezionali.