Apple ha smesso di firmare iOS 17.6.1, impedendo il downgrade. Scopri perché e quali dispositivi possono ancora tornare indietro.

Dopo l’arrivo di iOS 18, Apple ha interrotto la possibilità di eseguire il downgrade a iOS 17.6.1 e iPadOS 17.6.1, con una sola eccezione per i nuovi iPad Pro dotati di chip M4, che rimangono temporaneamente compatibili con iPadOS 17.6.1. La decisione segue la consueta strategia di Apple di bloccare le firme delle versioni precedenti subito dopo il rilascio di una nuova major release, una pratica che ha lo scopo di ridurre frammentazioni e di mantenere i dispositivi aggiornati e sicuri.

Bloccare le versioni più datate serve anche a prevenire possibili exploit di jailbreak, un rischio che Apple cerca sempre di minimizzare per garantire l’integrità e la sicurezza del suo sistema operativo. Tuttavia, c’è stato un piccolo intoppo: iPadOS 18 è stato temporaneamente ritirato per i modelli con chip M4 a causa di un bug critico che causava blocchi ai dispositivi. Di conseguenza, chi possiede uno di questi iPad può ancora fare il downgrade a iPadOS 17.6.1 utilizzando i file IPSW specifici.

Attualmente, per gli iPhone è ancora disponibile iOS 17.7, l’ultima versione firmata di iOS 17, ma anche questo supporto non durerà a lungo. Presto, la transizione a iOS 18 diventerà obbligatoria per chi desidera mantenere il proprio dispositivo aggiornato.

L’arrivo di iOS 18 porta con sé numerose novità. Tra queste, una maggiore possibilità di personalizzazione della schermata Home, una app Foto rinnovata e miglioramenti significativi ai Messaggi. E come spesso accade con le nuove versioni, molti utenti preferiscono aspettare prima di aggiornare, per evitare di incappare in eventuali bug o problemi tecnici che potrebbero emergere nelle prime fasi.

Entro il mese prossimo, inoltre, sarà disponibile iOS 18.1, che introdurrà le prime funzioni basate sull’intelligenza artificiale chiamate Apple Intelligence. Le nuove funzioni saranno inizialmente accessibili solo negli Stati Uniti, e richiederanno dispositivi specifici come iPhone 15 Pro, iPhone 16 o altri modelli dotati di Apple Silicon. Apple Intelligence verrà estesa ad altri paesi, tra cui Australia, Regno Unito, Nuova Zelanda e Canada entro la fine dell’anno. L’Italia dovrà aspettare per poter accedere a queste funzioni, che non saranno necessariamente disponibili in tutta Europa fin da subito.

Per chi è alla ricerca di un’esperienza ottimale e sempre più basata su AI, l’aggiornamento a iOS 18 rappresenta una tappa quasi obbligatoria.

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