Apple, il gigante tecnologico americano conferma il proprio status di “gatekeeper” ai sensi del Digital Markets Act dell’UE, prevedendo importanti cambiamenti per il suo ecosistema.
Il gigante tecnologico Apple ha accettato il suo ruolo di “gatekeeper” come definito dal Digital Markets Act (DMA) dell’Unione Europea. Questo significa che l’azienda dovrà adeguarsi a una serie di nuove leggi che promuovono la concorrenza e la tutela dei consumatori nell’industria tecnologica. Altre imprese notevoli che si trovano in questa situazione includono Google, Facebook e Amazon.
Il DMA, entrato in vigore il 1° novembre 2022 e applicabile dal 2 maggio 2023, è un provvedimento legislativo che cerca di regolamentare le grandi piattaforme online, con l’obiettivo di creare un ambiente più equo per i servizi concorrenti.
Apple, insieme alle altre aziende di tecnologia indicate, si ritrova a dover rispettare le norme del DMA in quanto “gatekeeper”, ovvero come grande piattaforma online con più di 45 milioni di utenti attivi mensili e una capitalizzazione di mercato di almeno 75 miliardi di euro.
Secondo Thierry Breton, capo dell’industria della Commissione Europea, la conferma dello status di gatekeeper delle aziende individuate, tra cui Apple, sarà annunciata entro il 6 settembre 2023. Dopodiché, le aziende avranno sei mesi per adeguarsi alle nuove regole.
La mancata conformità con le norme del DMA può comportare indagini da parte dell’UE, con conseguenti “rimedi comportamentali o strutturali” per le aziende coinvolte. Le sanzioni potrebbero raggiungere fino al 10% del fatturato globale totale, e persino il 20% in caso di recidiva. Sanzioni addizionali fino al 5% del fatturato medio giornaliero e misure correttive ulteriori potrebbero essere applicate in caso di violazioni sistematiche.
Per qualificarsi come “gatekeeper” ai sensi del DMA, un’azienda deve avere una piattaforma indispensabile per lo svolgimento di attività online nell’UE e fungere da ponte “ben consolidato” tra consumatori e imprese. Inoltre, per ora nessuna società europea rientra in questa categoria, che comprende esclusivamente società americane. Booking.com, tuttavia, ha dichiarato di prevedere di raggiungere la soglia richiesta entro la fine dell’anno.
In conformità con le regole della DMA, Apple dovrà apportare significative modifiche alla sua politica, inclusa l’apertura delle sue piattaforme a negozi di applicazioni di terze parti e l’interoperabilità con applicazioni di messaggistica concorrenti. Apple, il cui ecosistema è noto per essere chiuso, dovrà permettere il sideloading di applicazioni di terzi sugli iPhone o l’uso di sistemi di pagamento di terzi.
Gli utenti avranno anche la libertà di scegliere altri assistenti vocali, offrendo la possibilità di utilizzare Google Assistant al posto di Siri. Infine, Apple sarà obbligata ad aprire iMessage ad altri servizi. Queste modifiche rappresentano un cambiamento significativo per l’azienda e un passo avanti verso un settore tecnologico più equo e competitivo.